Bus de la Lum, aperto un passaggio
FARRA D’ALPAGO. Storica impresa da parte degli spelologi che “scavano” nelle viscere carsiche del Cansiglio. Sabato, intorno a mezzogiorno, un gruppo di ricercatori pordenonesi (dell’Usp Cai) è riuscito a passare oltre la frana del fondo del Bus de la Lum (a 185 metri di profondità) che chiudeva il passaggio al grande Salone Lanterna da quasi 20 venti anni.
L’annuncio è stato dato dal “Bollettino del Cansiglio” curato da Mario Azzalini. Il Bus de la Lum non è la grotta principale dell’altopiano; la più profonda, oltre 600 metri, è quella della “Genziana”. È però il sito carsico più noto, perché al termine della resistenza vi furono gettati i corpi di collaborazionisti dei fascisti e dei tedeschi. È, insomma, un luogo della memoria, sacro per chi ha pianto quelle vittime. E al centro per lunghi decenni di polemiche, a volte feroci. Un luogo, peraltro, ancor oggi poco rispettato, considerato che gli speleologi vi hanno trovato una grande quantità di immondizie. L'iniziativa della ricerca era partita qualche mese fa. Il risultato – salutato con legittima enfasi un po’ da tutto il mondo speleologico, sia friulano che bellunese e trevigiano - è stato ottenuto dopo molteplici uscite coinvolgendo più persone e, nella fattispecie, il Gruppo Speleologico Sacile.
Come hanno riferito i diretti interessati, sono state necessarie molte ore di lavoro in condizioni di fango e acqua, scavando in tutto oltre 5 metri di frana. Dopo aver messo in sicurezza le pareti della cavità, creando 3 terrazzi di contenimento, nella mattinata di sabato gli speleologi hanno varcato quella soglia che risultava illibata da molti anni e che sembrava tale dovesse restare.
L’importante operazione significa che le esplorazioni sul fondo del Lum possono riprendere e integrare la conoscenza del carsismo del Cansiglio.
«L'entusiasmo è stato rovinato dal ritrovamento, oltre la soglia, di dozzine di sacchi di immondizia, accumulati dalle piene», denuncia Azzalini. «È bene riconfermare che il Bus de la Lum non è la discarica del Cansiglio».
Gli speleologi, peraltro, hanno anticipato che si impegneranno alla bonifica. Aggiungendo, tuttavia, questo monito: «Il Bus de la Lum esige rispetto per la Natura e per la sua storia. Non è Monumento nazionale ai sacchetti Caduti». Probabilmente il sito va meglio protetto di quanto non lo sia oggi. La rete che perimetra l’ingresso, infatti, è facilmente scavalcabile, soprattutto dai sacchetti dei rifiuti.
Francesco Dal Mas
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