Busa del Cristo, è scesa una parte della frana

PERAROLO
La frana della Busa del Cristo è tornata a spaventare l’abitato di Perarolo. Intorno alle 16. 30 di ieri si è registrato un distacco spontaneo di materiale che è venuto giù andando in parte ad ostruire il corso del Boite.
Nessun allarme: la situazione è sempre rimasta sotto controllo, anche se lo spavento c’è stato. Il distacco ha interessato una mole di materiale che oscilla tra i quattro ed i cinquemila metri cubi. Ad annunciarlo l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin che ha seguito da vicino e quasi in tempo reale l’evolversi della vicenda: «Il distacco è la testimonianza che il corpo frana è ancora instabile per poter effettuare gli interventi di alleggerimento programmati da tempo. Le cariche di esplosivo sono pronte e rimangono tali, la situazione però si presenta ancora troppo pericolosa per poter intervenire con gli operai sul posto. Il distacco non rappresenta una minaccia per l’abitato, sono state prese da tempo tutte le misure di prevenzione del caso e se la gente oggi è ancora fuori di casa un motivo evidentemente ci sarà. Se sulla frana ci fossero stati operai al lavoro adesso staremmo qui probabilmente a contare qualche morto».
L’assessore Bottacin rassicura tutti sull’iter previsto per la risoluzione definitiva del caso: «I programmi per quanto riguarda gli interventi di mitigazione del rischio non cambiano di una virgola. Il disgaggio controllato con il ricorso alle cariche di esplosivo si farà appena il corpo frana si sarà stabilizzato. La pioggia dei giorni scorsi ha accelerato i movimenti, anche in mattinata i nostri rilevatori presenti sul posto hanno registrato un sensibile aumento. Una volta che il meteo ce lo permetterà interverremo sulla base di quello che abbiamo annunciato nei mesi scorsi».
Sul materiale venuto giù sono subito intervenuti gli operai con l’obiettivo di rimuoverlo garantendo così al Boite il regolare deflusso. «Il fiume ha uno spazio di circa trenta metri entro il quale scorrere, la parte restante dell’alveo è interessata da terra e massi», spiega il sindaco di Perarolo, Pier Luigi Svaluto Ferro, intervenuto immediatamente sul posto. «Ho sentito telefonicamente l’ingegnere Michele Artusato di Veneto Strade che ha fatto convergere sul posto ulteriori mezzi pronti ad intervenire nel momento in cui altro materiale dovesse andare ad interessare il Boite limitandone ulteriormente il raggio d’azione. La frana è partita dalla zona a monte portando giù tutto quello che ha trovato, comprese mine e strumentazioni. Anche i solchi scavati per ospitare le mine, almeno in quel tratto, sono stati cancellati. Per fortuna al momento del distacco gli operai di Ferrovie dello Stato erano già andati via. Che clima si respira in paese? La situazione è sotto controllo, non c’è motivo di allarmarsi. A dirla tutta, la frana venuta giù rappresenta un sollievo, di sicuro la situazione resta in continua evoluzione. La zona del paese a più stretto contatto con la Busa del Cristo resta rossa e dunque inaccessibile. Non c’è pericolo per la popolazione». —
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