Buttò acido muriatico in faccia a una donna: tre anni e due mesi
Acido e coltello: «Io sono cattivo». Patteggia tre anni e due mesi S.D., l’agordino che aveva prima minacciato una donna con una lama, nel parcheggio di Lambioi e poi ne aveva colpita un’altra con l’acido muriatico, in piazza Vittorio Emanuele. Il sessantenne di Vallada rimane agli arresti domiciliari, al Ceis, dove ha cominciato un percorso di disintossicazione dall’alcol. Nell’immediatezza dei fatti, era finito nella Psichiatria del San Martino.
Il difensore di fiducia Rasera Berna ha concordato la pena con il pubblico ministero Gallego per minaccia aggravata, porto abusivo di armi od oggetto atto a offendere e violazione alle disposizioni del foglio di via obbligatorio, dopo un risarcimento danni alle due donne, una delle quali si è costituita parte civile. Il giudice per le udienze preliminari Scolozzi non si è ancora espressa, ma è soltanto una questione di giorni.
Nel frattempo, l’imputato è stato dichiarato capace d’intendere e volere, ma non ha spiegato il motivo delle sue azioni, nemmeno al suo difensore, che l’aveva assistito in almeno un’altra occasione. Al poliziotti della volante, che l’avevano intercettato davanti al teatro Comunale, aveva detto «perché sono cattivo». Nei suoi confronti non hanno presentato querela la caffetteria Dersut e la tabaccheria Pilat, che qualche danno per l’acido l’hanno subito e le tracce sono rimaste in alcune macchie bianche.
La sera dell’8 marzo, festa della Donna. S.D. ne aveva affrontata una, che stava andando a riprendere la macchina nel parcheggio di Lambioi, con una lama lunga una ventina di centimetri. Chiamati i soccorsi con il telefonino, era intervenuta in prima battuta la polizia locale, in un secondo momento erano arrivati anche i carabinieri, che gli avevano trovato nello zaino anche un martello e delle forbici. L’uomo era stato denunciato a piede libero per minaccia aggravata, porto abusivo di armi od oggetto atto a offendere e violazione alle disposizioni del foglio di via obbligatorio. Era sottoposto al divieto di ritorno a Belluno per la durata di tre anni.
Meno di venti giorni dopo, il 27 marzo, aveva preso una stanza all’hotel Astor, in piazza dei Martiri. Tra le 23.30 e le 24, era uscito con una bottiglia di acido muriatico comprata al supermercato. Ne ha cosparsa una certa quantità sotto i portici, tra la caffetteria e la tabaccheria. Dopo che era stato sorpreso dalla polizia, si è presentata una 50enne bellunese, che ha raccontato agli agenti di essere stata colpita sui vestiti e al viso. La donna si è fatta medicare una bruciatura al pronto soccorso per una prognosi di cinque giorni, mentre l’uomo è stato portato all’ospedale per minaccia aggravata. Ora patteggia.
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