Ca’ Gioiosa, firme per la scuola dell’infanzia

Sedico. I genitori dei bambini chiedono di proseguire la sperimentazione, che si concluderà nel 2018

SEDICO. Sta per chiudersi la sperimentazione della scuola dell’infanzia al nido Ca’ Gioiosa, ma i genitori chiedono di continuarla. Nata l’anno scorso per riuscire a coprire tutti i posti di cui dispone la struttura (molti erano vuoti) ed evitare di aumentare le rette alle famiglie, sarà chiusa a giugno 2018. Allora, infatti, i bambini che hanno iniziato la scuola dell’infanzia nel 2015 avranno l’età per frequentare la scuola elementare e lasceranno il Ca’ Gioiosa. Ma le famiglie dei piccoli ospiti del nido non vogliono che la sperimentazione venga interrotta. Hanno promosso una raccolta firme e chiesto all’azienda speciale Sedico servizi, che gestisce la struttura, di proseguirla.

«Purtroppo non possiamo, servirebbero grossi investimenti per ampliare l’edificio», ha spiegato lunedì sera il presidente dell'Azienda speciale Stefano Triches, dopo aver presentato il bilancio di esercizio dell’azienda al consiglio. Un bilancio che mostra un utile di esercizio di 11.261 euro (dopo le imposte).

La sperimentazione è stata avviata in un momento in cui il Ca’ Gioiosa non era pieno. Con il passare del tempo, però, i posti si sono riempiti, anche al nido, ed è stato necessario montare un container nel giardino per ampliare, in maniera temporanea la struttura. Operazione che non è piaciuta molto alle minoranze, che più volte hanno evidenziato la preoccupazione che il Ca’ Gioiosa “sottraesse” bambini all’asilo pubblico.

Il tema è stato sollevato anche lunedì sera in consiglio. A spegnere subito la polemica ci ha pensato il sindaco Stefano Deon: «La sperimentazione è iniziata perché le famiglie ci avevano segnalato l’esigenza di avere un servizio come quello offerto dal nido anche per i bambini più grandi (3-6 anni, ndr). Esigenze che la scuola pubblica non riusciva a coprire». Si parla di orario, in particolare: l’asilo pubblico chiude alle 17.15 (l'orario è stato ampliato su azione dell’amministrazione, fino a due anni fa le famiglie dovevano riprendere i bambini alle 16), il Ca’ Gioiosa alle 18. In estate quest’ultimo rimane chiuso solo nel periodo di Ferragosto, a Natale una manciata di giorni. Si tratta dunque di un servizio che risponde alle necessità di mamme e papà che lavorano.

La sperimentazione, però, non andrà oltre il triennio 2015-2018. «Dovremmo ampliare l’edificio», ha spiegato Triches a margine del consiglio. «E non abbiamo le risorse per fare un intervento strutturale che sarebbe molto impegnativo». Si stanno cercando, ma vanno trovate prima di pensare di riproporre la sperimentazione. Per le famiglie restano i due asili di Sedico e Bribano. L’amministrazione, dal canto suo, continuerà a lavorare per rispondere alle esigenze (specie di orario) che vengono manifestate.

Casa di riposo. Numerosi gli interventi effettuati, in corso o programmati per la struttura. Il Comune ha migliorato gli accessi esterni, l’Azienda speciale ha cambiato i serramenti in alcune zone e realizzato quattro bagni nel nuovo reparto. Con la variazione al bilancio approvata lunedì sera, il Comune ha stanziato anche le risorse per aiutare Sedico servizi a cambiare una delle caldaie per il riscaldamento, intervento che sarà eseguito prima dell’inverno. «In questi giorni ci verrà consegnata l’analisi energetica dell’edificio, che ci offrirà degli spunti sui quali lavorare per fare interventi per il risparmio», ha spiegato Triches ai consiglieri.

Farmacia. Nessuna chiusura per ferie quest’anno. In agosto la farmacia rimarrà aperta, contrariamente a quanto avveniva gli anni scorsi. «È stato riorganizzato il personale», ha spiegato Triches. L’orario di apertura della struttura è stato ampliato lo scorso anno e si sta valutando di allargarlo ulteriormente, specie la sera. «Contiamo anche di completare la sistemazione dell’allestimento per rendere l’esposizione più accattivante», ha concluso Triches.

Alessia Forzin

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