Caccia a 20 mila euro della Summer fest

Arsiè. La Guardia di Finanza setaccia i conti della Pro loco, indagato l’intero consiglio che ha operato dal 2012 al 2014
ARSIÈ. Ventimila euro di nero. L’ipotizzata appropriazione indebita sarebbe di questi soldi che la Pro loco di Arsiè avrebbe incassato alla Summer Fest, tra il 2012 e il 2014, ma non sarebbero mai finiti nei bilanci. Chi ha presentato la denuncia e scatenato l’inchiesta della procura della Repubblica sostiene che tutto quel denaro sia finito nella tasche di dodici persone, che risultano indagate: i componenti del consiglio dell’associazione di quegli anni e i contabili.


Ecco perché giovedì mattina un piccolo esercito di 28 fiamme gialle in borghese e a bordo di auto civetta ha effettuato dodici perquisizioni in altrettante abitazioni, alla ricerca di documenti e soldi. Avranno anche cercato di essere il più discreti possibile, difficile però passare del tutto inosservati, anche alle 6.15, in un piccolo paese che sta cominciando a vivere il giorno del mercato settimanale. Gli uomini della Tenenza di Feltre e i colleghi di rinforzo di Belluno hanno posto sotto sequestro computer, telefoni cellulari e documenti relativi alle gestioni della Pro loco di quegli anni: essenzialmente estratti conto, fatture, scontrini e scritture. Tutto sarà setacciato con la massima cura.


In un secondo momento, sono cominciati gli interrogatori, nei quali è presumibile che gli indagati sentiti abbiamo respinto qualsiasi addebito, negando di essere appropriati di quattrini che dovevano figurare nel bilancio. La maggior parte di loro è difesa dall’avvocato Roberta Resenterra, che conta di riuscire a dimostrare l’estraneità di tutti, ma più di tanto non può dire, per via del segreto istruttorio: naturale che punti all’archiviazione dell’inchiesta. Massimo riserbo dal parte della magistratura, che si sta occupando del caso e sta coordinando tutti gli accertamenti, per capire se, alla chiusura delle indagini, si potrà arrivare a un capo d’imputazione e a una richiesta di rinvio a giudizio. Gli interrogatori riprenderanno nel corso dei prossimi giorni, sempre negli uffici della Guardia di finanza o della procura della Repubblica. Da quanto è dato sapere, non è coinvolta l’amministrazione comunale.


Attualmente la Pro loco non ha un consiglio. I problemi sono cominciati alla fine di febbraio di due anni fa, quando i soci hanno sfiduciato il direttivo sul bilancio consuntivo relativo alle attività svolte nel 2014. La più contestata è stata proprio la Summer Fest per la sproporzione tra le spese e i ricavi. Qualcuno ha presentato una denuncia e questo ha innescato, tanto per cominciare, le perquisizioni. Il giorno stesso, ad Arsiè, non si discuteva d’altro.




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