Caccia ai Pokemon per le strade di Auronzo

Un gruppo di adolescenti ha attivato in paese "pokemon Go", da palazzo Corte Metto a piazza Santa Giustina scatta la sfida ai mostriciattoli

AURONZO. I Pokemon sono sbarcati ad Auronzo e la caccia è subito iniziata. Proprio così: il videogioco firmato dalla Nintendo, grazie all'applicazione denominata Pokemon Go, ha catapultato i famosi mostriciattoli colorati dalla fantasia alla realtà, coinvolgendo milioni di utenti, che in poche ore l'hanno scaricata sui propri dispositivi mobili Iphone e Android. Sfruttare la realtà quotidiana rendendola magica attraverso la cosiddetta realtà aumentata: si spiega così il successo, assolutamente clamoroso, del fenomeno Pokemon Go, che permette agli utenti di dare la caccia ai Pokemon per le strade di casa attraverso lo schermo del proprio telefonino cellulare.

Un modo totalmente nuovo di partecipare a un gioco nel quale il protagonista diventa l'utente, particolare che spiega il boom delle ultime ore con numeri a più zeri divenuti oggetto di approfondita analisi da parte dei principali organi di informazione in tutto il mondo. Il fenomeno Pokemon Go non ha risparmiato neanche il Cadore: ad Auronzo il gioco è già stato avviato da un gruppo di adolescenti locali che, attraverso le mappe di Google, si sono ritrovati a dare la caccia ai Pokemon in più punti del territorio: da palazzo Corte Metto a piazza Santa Giustina, passando per posti molto meno conosciuti anche dai residenti, come ad esempio la chiesetta delle Grazie o la Madonnina al Lago. Ma non solo. I Pokemon sono arrivati fin sulle sponde del lago di Misurina dove è possibile dar loro la caccia nell'area di Col de Varda intorno alla chiesetta della Madonna della Salute. Anche in questo caso è tutto tremendamente vero: il sistema utilizzato per la creazione dell'applicazione Pokemon Go riconosce sul territorio cadorino una serie di luoghi più o meno famosi.

Nel caso di Auronzo sono diversi (e già testati dagli appassionati), ma lo stesso principio può essere riproposto ovunque, da Cortina ai limitrofi paesi del Cadore. Basterà recarsi, smartphone in mano e applicazione Pokemon Go scaricata, in un qualsiasi paese per capire in quali luoghi si potrà dare la caccia ai temibili mostriciattoli. Il gioco “che rovinerà l'estate a molti” si legge tra i commenti sul web, è già mania e la novità ha rilanciato la casa nipponica che aveva ideato il gioco dei Pokemon a metà degli anni novanta. Nintendo che si sfrega le mani perché l'applicazione, oggi gratuita, presto sarà a pagamento. Per non parlare delle azioni in borsa, letteralmente schizzate alle stelle.

 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi