Caccia alla Giulietta bianca “pirata”

Indagini serrate dei carabinieri dopo l’investimento del carabiniere sabato sera, la vettura forse è della zona e la targa inizia per “D”

COMELICO SUPERIORE. Caccia all’Alfa Giulietta bianca pirata che sabato notte ha investito un carabiniere impegnato in un posto di controllo in piazza della Salute a Casamazzagno (frazione di Comelico Superiore).

I carabinieri della Compagnia di Cortina e i colleghi di Santo Stefano stanno effettuando indagini per individuare il pirata della strada: si sa che la Giulietta è di colore bianco e che la targa della vettura inizia per “D”. Per il resto, il buio della notte e l’emergenza del soccorso hanno impedito sia al carabiniere di pattuglia, sia a quello ferito di mettere a fuoco a dovere l’auto che scappava per averne dettagli utili alla identificazione certa.

Un’auto ormai comune l’Alfa Giulietta, anche di colore bianco; ma troppe sono anche le targhe di questo modello che hanno una “D” per iniziale. Fascicolo aperto anche in procura a carico del conducente fuggito: la procura di Belluno (il pubblico ministero Katiuscia D’Orlando) ha dato il via a un’inchiesta con una serie di ipotesi di reato contestate che vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale alle lesioni aggravate e all’omissione di soccorso: per il momento l’inchiesta è a carico di ignoti, almeno fino a quando gli accertamenti investigativi non daranno un nome e un volto all’investitore.

Si ritiene che possa trattarsi di un abitante della zona: la frazione in cui è avvenuto l’incidente è quella di Casamazzagno, alle 3.30 di sabato notte, l’auto pare uscisse dal Comelico e il pirata si è trovato il posto di blocco dei carabinieri.

Uno dei due operatori di pattuglia si è avvicinato alla carreggiata e ha estratto la paletta per intimare l'alt all'automobilista. Ma questi prima ha rallentato, poi quasi nei pressi della “gazzella” di S. Stefano ha accelerato di botto forzando il posto di controllo: nella fuga ha preso il militare più esterno su un piede. Nel tentativo di non essere investito in pieno, il carabiniere ha cercato istintivamente di tirarsi indietro, ma ha perso l’equilibrio ed è finito a terra. All’ospedale, dove è stato trattenuto per un giorno e poi dimesso, hanno emesso una prognosi di guarigione di sette giorni.

L’Arma sta anche cercando il supporto delle immagini e spera di poter acquisire video utili: non sembra però che nella zona dove è avvenuto l’investimento e lungo la strada prima o dopo la piazza della Salute, vi siano telecamere pubbliche che possano aver ripreso il transito della vettura. Non che possano esserci chissà quante auto che transitano in quella zona alle 3.30 di notte, seppure di un sabato. Si cercano anche eventuali videoriprese da telecamere di sorveglianza poste su qualche istituto bancario.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi