Caccia: denunciato un bracconiere a Laggio

Aveva oltre 60 uccelli catturati in modo illecito e strumenti di caccia vietati
Una delle trappole usate dai bracconieri
Una delle trappole usate dai bracconieri
LAGGIO. Denunciato un bracconiere trovato con oltre 60 uccelli catturati in maniera illecita. E' ancora troppo frequente il fenomeno di persone che non si adeguano alle regole sulla cattura di animali protetti dalla legge. E stavolta è stata l'ottima collaborazione fra la Lega italiana protezione uccelli (Lipu) e la polizia provinciale di Belluno che ha portato all'individuazione di un bracconiere a Laggio, e alla sua denuncia all'autorità giudiziaria. Era da tempo che alcune guardie volontarie della Lipu avevano notato degli strani movimenti che avvenivano in un appezzamento di terra vicino ad una abitazione. Le guardie ittico-venatorie, nascoste nel bosco di fronte alla via Borgo Villanuova, più volte nel corso delle passate settimane avevano infatti notato un uomo di mezza età che si muoveva in modo circospetto, ma allo stesso tempo deciso. Sulle prime, trattandosi di una persona assolutamente insospettabile, alla cosa non era stato dato troppo peso; ad insospettire, più avanti, è stato però il fatto che l'uomo andava ripetutamente avanti e indietro da un garage ad un boschetto posto a qualche decina di metri dall'abitazione. Le guardie, una volta certe della presenza di mezzi vietati, come trappole e reti atte alla cattura di uccelli celati nel boschetto, hanno avvisato immediatamente il Corpo di polizia provinciale. Gli agenti, ricevuta la denuncia, hanno a loro volta iniziato ad indagare con appostamenti nei pressi del luogo che i membri della Lipu avevano segnalato. Gli agenti sono anche riusciti a filmare con una telecamera parte dello svolgersi del reato. A quel punto, si è potuto procedere alla contestazione del reato, e l'uomo è stato ovviamente denunciato. Il bracconiere, che tra le altre cose non risulta nemmeno essere un cacciatore munito di regolare licenza di caccia, probabilmente commerciava gli uccelli ancora vivi per farne richiami ed è stato perciò denunciato per il reato di uccellagione e detenzione di uccelli non cacciabili. I mezzi di cattura illeciti, oltre a 60 uccelli fra i quali alcune peppole, frosoni, pispole, fanelli, lucherini e cardellini, sono stati invece messi in un primo momento sotto sequestro e successivamente liberati negli ambiti dai quali erano stati illecitamente prelevati. L'invito a tutti i cittadini che viene dagli animalisti, ma anche dalle forze dell'ordine, è quello di segnalare prontamente qualora si notassero comportamenti anomali, soprattutto nei paraggi di casolari di campagna, spesso compiuti da persone assolutamente insospettabili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi