Cacciatore ferito in Comelico, la Lac: "Fermiamoci"
BELLUNO. ''Bisognerebbe bloccare subito la caccia e far rifare seri esami periodici a tutti i cacciatori, vietandola in condizioni meteo e di luce sfavorevoli con pioggia o nevischio o all'imbrunire, come è accaduto in questo incidente'': lo dice la Lac (Lega anticaccia) riferendosi al ferimento in Alto Comelico del cacciatore che un mese fa uccise un compagno di battuta nella stessa zona.
''Le attuali leggi sulla caccia sono ormai inadeguate e sorpassate per una società moderna come la nostra - ha commentato Andrea Zanoni, presidente della Lac Veneto - purtroppo le attuali normative venatorie, soprattutto quelle della regione Veneto ed in particolare quelle di Belluno, sono tra le più permissive d'Italia''.
''Una delle disposizioni più deleterie - ha sottolineato Zanoni - viene proprio dalla provincia di Belluno dove si potrà sparare anche in primavera con le montagne che pullulano di turisti: in merito a questa delibera di luglio la Lac ha depositato lunedì scorso un ricorso al Tar del Veneto''.
''Questo incidente - conclude la Lac - dimostra ancora una volta quanto sia rischiosa la caccia e quanto grave e scellerato sia stato il via libera, dato dalla provincia di Belluno, alla caccia primaverile agli ungulati, effettuata con armi potenti ed a lunghissima gittata''.
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