Cacciatore muore ai piedi delle Tre Cime

Un 74enne auronzano ha perso la vita ieri mattina sotto gli occhi del figlio nel corso di una battuta di caccia al cervo

AURONZO

Muore sulle Tre Cime. Un malore è costato la vita al cacciatore Andrea Larese Filon. Ieri mattina presto il 74enne di Auronzo stava percorrendo il frequentatissimo sentiero 101, quando all’improvviso si è accasciato e, secondo la ricostruzione dei soccorritori, è caduto per alcuni metri all’altezza di un ghiaione, non distante dal rifugio Auronzo. Il pensionato era in compagnia del figlio Giambattista per una battuta di caccia al cervo e, almeno che si sapesse, non soffriva di particolari problemi di carattere fisico. Nemmeno cardiaci. Sembrava soltanto gravemente ferito, quando alle 7.45 l’hanno visto alcuni escursionisti di passaggio.

Una telefonata al 118, ma l’elicottero di Pieve di Cadore non era disponibile, perché impegnato in Val Canzoi nel soccorso di Armando De Nardin, l’altro cacciatore deceduto, ed è stato necessario mobilitare il velivolo dell’Aiut Alpin Dolomites, che è arrivato dal vicino Alto Adige. Sbarcato nelle vicinanze il medico dell’equipaggio ha raggiunto il paziente, ma non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Non c’erano più speranze di salvare Larese Filon. Con il consenso del pubblico ministero di turno, la salma è stata imbarellata e trasportata in un primo momento al rifugio e poi all’obitorio. La magistratura non ha ritenuto di dover provvedere ad altri esami, oltre all’ispezione cadaverica, concedendo il nulla osta alla sepoltura.

La famiglia Larese Filon abita in via Piave, nella zona di Villapiccola. L’uomo era in pensione ormai da qualche anno, dopo aver gestito una segheria: «Lavorava a Villapiccola, vicino a casa», spiega l’ex sindaco auronzano Daniela Larese Filon, «la segheria era dalle parti dell’hotel Juventus, sopra il lago di Santa Caterina ma fisicamente non esiste più. È stata abbattuta e, al suo posto, sono stati costruiti dei condomini. Larese Filon era una persona molto conosciuta ad Auronzo, non c’è dubbio».

L’uomo faceva parte della Riserva di Auronzo da diversi anni. Il presidente Massimo Vecellio l’aveva incontrato solo poche ore prima della tragedia: «Ci eravamo visti sabato sera, in un locale del paese e avevamo anche bevuto un bicchiere insieme. Mi sembrava in buona salute, sicché non avrei mai potuto immaginare quello che sarebbe successo il mattino dopo. Era un nostro socio da parecchio tempo e mi aveva preannunciato che sarebbe andato a caccia, insieme al figlio».

La famiglia ha deciso di non rendere nota ai giornali la data dei funerali, ma si faranno già nelle prossime ore, considerato che non sono necessari altri accertamenti. Larese Filon lascia la moglie Angela e due figli, l’altro si chiama Apollonio. —



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