Cade da solo con lo scooter: 2,80 di alcol

Limana. Un uomo a giudizio per guida in stato di ebbrezza dopo il prelievo del sangue in ospedale
LIMANA. Beve così tanto che cade in moto. Quel 4 ottobre 2014 un 52enne limanese non era in grado di mettersi alla guida del suo scooter Kymco da 400 centimetri cubici di cilindrata. Arrivato a Limana, al bivio tra le vie Ragazzi del ’99 e Canalet l’uomo era finito sull’asfalto, senza un motivo apparente e per fortuna senza coinvolgere altri veicoli o i passanti. Era stata un’ambulanza arrivata dall’ospedale San Martino di Belluno a portargli le prime cure e a trasportarlo al pronto soccorso. Una volta controllato che non ci fosse niente di rotto, era scattato un prelievo del sangue, che aveva dato un risultato alto e inequivocabile: 2,80 di tasso alcolemico nel sangue.


Un valore che significa guida in stato di ebbrezza con risvolti penali. Un processo, dopo la sospensione della patente per un anno e mezzo decisa dal prefetto e il sequestro amministrativo del ciclomotore. Nell’unica udienza di ieri, che si è svolta regolarmente davanti al giudice Berletti e al pubblico ministero Tricoli, per lo sciopero degli avvocati contro la riforma del processo penale è stata sentita l’infermiera che per prima si è occupata del ferito. La donna ha riferito che l’attuale imputato aveva accusato dei traumi, il fatto che fosse cosciente era molto positivo, meno positivo l’alito tipicamente vinoso.


Un sintomo questo che suggerirà il prelievo del sangue, in mancanza dell’etilometro al momento dell’uscita di strada. Secondo testimone il carrozziere, che ha avuto in custodia il veicolo posto sotto sequestro e portato direttamente dall’imputato. Lo scooter non presentava danni pesanti, ma soltanto dei graffi. Segno che la velocità non era sostenuta. L’imputato è difeso dall’avvocato Schillaci e il giudice Berletti ha rinviato all’8 gennaio dell’anno prossimo.


Gigi Sosso


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