Cade e muore davanti casa

Santo Stefano: Remo Zampol, 73 anni, era geometra e revisore in Riserva

SANTO STEFANO Un malore e la caduta giusto davanti casa, in via Dante Alighieri: è morto così Remo Zampol, 73 anni, noto geometra e revisore della riserva di caccia di Santo Stefano. Erano le 9.30 circa quando l’anziano geometra ha avuto bisogno di aiuto: di solito andava a prendere pane e giornale tutte le mattine e probabilmente così stava facendo ieri mattina. Da tempo un po’ sofferente, Zampol avrebbe accusato un malore che lo ha fatto cadere a terra, in malo modo, battendo la testa: non è effettivamente chiaro se sia deceduto per il malore improvviso o se gli siano state fatali le ferite subite appena dopo. Al medico di base intervenuto insieme con l’ambulanza dei vigili del fuoco di Santo Stefano, non è rimasto che constatare il decesso dell’uomo. Cause naturali archivieranno i carabinieri: del resto non ci sono responsabilità di terzi. Un uomo molto conosciuto, Remo Zampol: geometra in pensione (ancora iscritto all’albo provinciale), è stato membro della commissione edilizia del paese ed era il revisore dei conti della Riserva di caccia di S. Stefano. Lascia la moglie Alma e due figli. I funerali fissati ieri sera: si svolgeranno domani alle 14.30 partendo dall’abitazione. Un lutto che ha colpito un paese intero: «A lungo aveva lavorato per il Consorzio Forestale, come si chiamava all’epoca» spiega il sindaco Alessandra Buzzo, molto colpita per questa perdita «Tutto il paese è rimasto colpito da questo episodio, sia per le modlaità, sia perchè Zampol era una persona molto conosciuta. Sicuramente per noi è un inizio molto triste di nuovo anno». Non si capacita il presidente della Riserva di caccia, Roger Casanova: «Era un socio della riserva e revisore dei conti. Un geometra che ha svolto molte pratiche dei confini delle riserve, anche del Comelico e Sappada, oltre che della nostra» spiega Casanova «Si è dato molto da fare per quanto riguarda il territorio. Una persona molto preparata su quelle cose, perchè, data l’età e il periodo di attività, conosceva palmo a palmo il territorio. Per noi è una grossa perdita, ma per me in particolare che l’avevo come emblema: Zampol era stato anche presidente della riserva, era un grande uomo, un grande personaggio. Di solito a quell’ora andava a prendersi il pane e il giornale, come ogni giorno faceva le stesse cose, specie i pensionati vanno avanti con il solito tran tran. Ed è successo quel che è successo. Pensare che l’altro giorno l’avevo trovato in perfetta forma, abbiamo parlato un po’ insieme...Era una persona molto attiva: si dedicava anche al sociale e a quel che era fuori della caccia. Noi per esempio facciamo anche ripristini ambientali e lui si dedicava alla preparazione di cartine per le persone partecipanti al lavoro, spiegando come svolgere gli sfalci e sistemare i sentieri. Una grande perdita». Cristina Contento

Argomenti:decessi

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi