Cade un fulmine: incenerito un rustico a Pozzale

Così, giovedì sera, intorno alle 22.40, è scattata l’allerta per i vigili del fuoco di Pieve di Cadore: gli occupanti di una casera nelle vicinanze hanno sentito il tuono e visto cadere il fulmine con l’incendio svilupparsi subito dopo, ma pensavano che fossero un albero e le sue chiome a bruciare, vedendo alte fiamme in lontananza nella notte.

In realtà bruciava una casera-rustico, situato a quota 1200 metri nei pressi dell’abitato di Pozzale: un intervento tutt’altro che semplice, quello dei vigili del fuoco che si sono mobilitati con 5 mezzi e con 19 unità, provenienti dal distaccamento di Pieve di Cadore e dai distaccamenti volontari di Valle, Calalzo e Borca.

La strada di accesso alla zona, molto stretta e che non permetteva il transito delle botti dei vigili del fuoco, ha indotto le squadre a dover usare per forza le campagnole allestite con depositi di acqua chiaramente limitati: si sono resi necessari dunque molti viaggi per avere l’acqua necessaria a spegnere definitivamente il rogo, rifornimenti che venivano effettuati grazie ad altri mezzi che erano in strada. L’intervento di spegnimento si è concluso intorno alle 4.30 di ieri mattina e durante la giornata di ieri sul posto erano presenti ancora delle squadre per la bonifica e la messa in sicurezza del sito.

Il rustico è andato completamente distrutto e il fuoco ha incenerito anche quanto vi era contenuto, materiale che era stato stipato nel piccolo deposito realizzato con muratura di base a terra e legno nella parte superiore. Il piccolo fabbricato era praticamente un annesso di un rifugio che si trova più in alto nella zona.