Cala il buco in bilancio «Ma a fine anno ci sarà un’impennata»

Il 2015 si è chiuso con un disavanzo di 10 milioni di euro L’allarme di Rasi: «Troppe spese, dobbiamo razionalizzare»
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. Conti ancora in rosso per l’Usl 1 di Belluno. Il risultato di esercizio 2015 - secondo la relazione presentata dalla direzione strategica di via Feltre alla Regione Veneto - parla di una perdita di oltre 10 milioni di euro (10.459.700,48 euro per la precisione). «Ma potrebbero esserci ancora degli aggiustamenti», precisa il direttore generale, Adriano Rasi Caldogno, «in tal caso il deficit diminuirebbe ulteriormente, scendendo sotto quota 10 milioni».

Un disavanzo che è comunque accolto con il sorriso dalla dirigenza: soltanto nel marzo 2015, le previsioni dell’allora direttore generale Faronato parlavano di un deficit da 15 milioni di euro alla fine dell’anno; poi le perdite sono state contenute, grazie a una politica di razionalizzazioni e tagli messa a punto dalla passata dirigenza.

Ma se per quest’anno l’Usl 1 può dirsi relativamente “soddisfatta”, l’ad Rasi Caldogno guarda con una certa preoccupazione al futuro: «In base al budget predisposto da chi mi ha preceduto, se qualcosa non dovesse cambiare, a fine anno potremmo trovarci con un disavanzo superiore ai 15 milioni. Colpa delle spese che sono in crescita: mi riferisco soprattutto a quelle relative al personale e all’acquisto dei farmaci, che sono sempre più costosi per terapie di un certo tipo. Ci proveremo, ma non sarà semplice contenere la perdita».

Oltre alla spesa del personale, a incidere sul bilancio sono anche gli accantonamenti per rischio: 4.685.995 euro. Una cifra che comprende gli accantonamenti per eventuali cause civili e oneri processuali, ma soprattutto per la copertura diretta dei rischi (4.225.269 euro). «Su quest’ultimo punto», precisa il dg, «Venezia lo scorso anno aveva dato delle percentuali di accantonamento che poi sono state rettificate strada facendo, quindi è possibile che tale cifra possa essere ridotta: se così fosse, la perdita complessiva dell’esercizio 2015 potrebbe diminuire».

«Comunque sia», conclude Rasi Caldogno, «per quanto riguarda l’anno in corso il nostro obiettivo resta sempre quello di diminuire, dove possibile, i costi. Inizieremo a ritoccare anche la spesa farmaceutica, puntando sull’appropriatezza delle prescrizioni. Dobbiamo agire su tutte le voci di spesa, lavorando di cesello su ogni singola uscita. In questo modo, non potremo eliminare la perdita, ma sicuramente andremo a contenerla».

E per quanto riguarda l’annunciato aumento delle risorse da Venezia, il dg commenta: «Queste erano le rassicurazioni che avevo avuto, ma la situazione generale è pesante in quanto a finanze».

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