Cala l’acqua nei laghi insorgono gli operatori. «Resterà solo fango»

Ad Arsiè e in Alpago la portata sta scendendo ogni giorno «Perché nessun politico ha mai fatto nulla finora?» 

belluno

Già dall’inizio della settimana di Ferragosto i laghi della provincia di Belluno hanno iniziato a diminuire la loro portata. Una procedura che si ripete ogni anno e che ogni anno mette in difficoltà le strutture ricettive che vivono proprio delle attività e dell’attrattività dello specchio lacustre. Ne è ben cosciente la titolare dello storico Camping Sarathei di Farra in Alpago, Marina Antoniazzi.

«Il livello del lago di Santa Croce sta calando di brutto, si vedono la fascia marrone attorno al perimetro e il segno dell’acqua sui pontili. Molti alberi che all’inizio di questa settimana erano semi sommersi, ora invece sono fuori acqua», precisa Antoniazzi.

«Proprio ieri stavo discutendo con qualche ospite e ci chiedevamo come mai nessun politico ha mai chiesto all’Enel se sarebbe lo stesso iniziare a togliere acqua dalla fine di agosto. La questione è che i turisti che arrivano da maggio a giugno e da metà agosto fino a settembre si trovano sempre davanti una distesa di fango, invece del lago. Una fanghiglia che può essere pericolosa per chi fa attività acquatiche. Infatti, abbassandosi il livello, ci troviamo a fine agosto con 10 centimetri di acqua e con il tubo delle acque bianche che emerge dal fango, rendendo l’attività sportiva rischiosa. Inoltre, se un turista non viene tra luglio e i primi di agosto non trova nemmeno un ufficio turistico aperto. Al momento la situazione non è così pesante, come invece sarà fra una settimana. Eppure basterebbe poco».

Anche al lago del Corlo la situazione non è migliore. «Il livello dell’acqua ha cominciato a scendere», dice Nicola Adreatta del Camping Village Lago Arsiè, «già qualche giorno prima di Ferragosto». Per ora si riesce ancora a svolgere tutte le attività sul lago: dai bagni alle uscite con i pedalò, come testimonia anche il titolare della riserva Mondo di Fortunato sempre ad Arsiè. «Dal punto di vista visivo è ancora accettabile», prosegue Adreatta che evidenzia come «se il livello del lago del Corlo è alto allora anche per le famiglie, che praticano molto questa zona, diventa più facile controllare i figli in acqua, stando comodamente sdraiati sulla spiaggia. Se invece la portata decresce, allora i genitori sono costretti a portarsi sulla riva per controllare le attività dei piccoli. Speriamo duri a lungo questo livello, perché la stagione è ancora buona, di gente ce n’è molta da qui a settembre. Sappiamo che questi prelievi sono necessari per evitare problemi di esondazioni nel periodo autunnale, almeno così ci dicono. Comunque, per ora la situazione è ancora buona».

In diminuzione il lago del Mis e del Centro Cadore da dove è partita la denuncia da parte del sindaco e parlamentare Luca De Carlo. —



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