Calano gli infortuni sul lavoro in provincia di Belluno
Il direttore dell'Inail: «Dobbiamo mantenere alta la guardia»
Da destra Prandi, Migliorini, Paganin e Tollot
BELLUNO.
Il calo degli infortuni sul lavoro registrati nel 2009 (rispetto all'anno precedente) non deve far abbassare la guardia sul fronte della prevenzione, della formazione e della informazione. Lo hanno ribadito i relatori all'assemblea provinciale dell'Associazione mutilati e invalidi del lavoro che si è tenuta ieri a Belluno.
«Manteniamo alta l'attenzione - ha sollecitato il nuovo direttore provinciale dell'Inail Massimo Prandi - e puntiamo sul reinserimento dei lavoratori dopo l'infortunio».
I dati registrati in provincia parlano di un calo del 16.9 per cento tra il 2009 e il 2008. Nel 2008 gli infortuni denunciati all'Inail sono stati 4.086, mentre nel 2009 si sono attestati a 3.395. I casi mortali sono passati da 4 a 2. Il dato sugli infortuni è in calo in tutta Italia (-9.7%). Va anche detto che nel corso del 2009 si è vissuta, anche in provincia, una delle più profonde crisi economiche del dopoguerra con lavoratori lasciati a casa, in cassa integrazione o in mobilità.
Ma la cerimonia di ieri è servita soprattutto all'associazione Anmil per ricordare tutte le partite ancora aperte, sulle rendite e le pensioni, sul reinserimento lavorativo e sul recupero delle persone che si infortunano sul lavoro. Sono intervenuti, oltre al direttore dell'Inail, il nuovo presidente regionale dell'Anmil, Aldo Tollot e l'assessore comunale Angelo Paganin. Assente invece la Provincia, che sul tema della formazione ha le competenze dirette. Una assenza che è stata sottolineata dal presidente provinciale Anmil, Giuseppe Migliorini, nella sua relazione introduttiva.
«Il mondo del lavoro è la parte sana della società - ha riflettuto il presidente - e concorre a creare il benessere. Benessere di cui godono anche i signori deputati e senatori che non possono non prestare attenzione a chi per il lavoro ci ha rimesso un braccio, una gamba, la salute o la vita». Di ritorno al lavoro dopo l'infortunio, ha parlato anche Paganin, che ha ricordato come investire in ausili tecnologici che aiutano a riprendere l'attività deve essere considerato un investimento e non un costo per la società. Prandi, dal canto suo, si è inoltre soffermato sul sistema degli appalti e dei subappalti, sulla frammentazione del lavoro, con lavoratori che fanno le stesse mansioni ma hanno tutele diverse: «Bisogna fare molta attenzione» ha concluso.
Infine Aldo Tollot ha invitato i soci dell'Anmil ad una maggiore partecipazione alla vita associativa. (ma.co.)
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