«Calcestruzzi Dolomiti lavora sempre con serietà»

BELLUNO. «La Calcestruzzi Dolomiti S.p.A. ha piena fiducia nell’operato dell’Autorità Antitrust e continuerà ad assicurare piena collaborazione ai soggetti che conducono il procedimento, così come dimostrato sin dall’inizio». Con queste parole il presidente del Cda, Ezio De Prà ci tiene a precisare la propria posizione in merito all’apertura di un procedimento dell’Antitrust in Veneto (coinvolte le province di Venezia e Belluno) per presunti cartelli tra alcune aziende del calcestruzzo. Inchiesta che vedrebbe coinvolte le imprese Superbeton, la F.lli Romor e appunto la Calcestruzzi Dolomiti.
Le Fiamme gialle, infatti, stanno indagando su presunti accordi sulle offerte per la spartizione delle forniture ai cantieri di Belluno. L’istruttoria dovrebbe concludersi entro il 29 maggio 2015.
«Come a tutti noto, la Calcestruzzi Dolomiti S.p.A. ha lavorato e continua a lavorare nel settore del calcestruzzo preconfezionato con serietà e attenzione ai bisogni del cliente, attenendosi ai più elevati standard qualitativi e professionali», scrive in una nota De Prà che prosegue: «Mi fa piacere ricordare che la società che rappresento si è da sempre contraddistinta per un rapporto umano con i soggetti commerciali con i quali si interfaccia, per una grande attenzione alla sostenibilità ambientale nonché per l’attenzione agli aspetti tecnologici connessi al calcestruzzo preconfezionato».
Un’inchiesta che per De Prà non dovrebbe avere alcun risvolto sull’attività della sua azienda. «I nostri clienti ci conoscono, sanno che lavoriamo con serietà e poi noi dobbiamo andare avanti anche perché il comparto dell’edilizia sta soffrendo di una riduzione del 50% del lavoro e purtroppo all’orizzonte non si vedono spiragli». Potrebbero essercene se solo gli enti locali, ad esempio, volessero investire. «La partita fondamentale per far ripartire l’edilizia, è pensare alle manutenzioni: pensiamo soltanto alle scuole come le Gabelli che stanno cadendo a pezzi, poi tutti gli edifici pubblici da mettere a norma, la difesa idrogeologica che ha dei risvolti anche turistici. Di lavoro ce ne sarebbe e molto», conclude il presidente del Cda della Calcestruzzi Dolomiti.
Ad attendere i risultati dell’inchiesta anche il sindacato. «Staremo a vedere dove porterà questa indagine», dichiara Edi Toigo, della Filca Cisl, «anche se nel mercato delle costruzioni ci sono sempre più spesso delle grandi imprese a livello nazionale con pochi operai ma con una pletora di avvocati o commercialisti che partecipano alle gare e poi dividono l’appalto in tanti subappalti le cui condizioni e i prezzi vengono posti da questi colossi. E da questi dobbiamo stare attenti. Anzi», prosegue Toigo, «per far ripartire l’edilizia, bisogna partire da un’edilizia trasparente, pulita, e quindi ben vengano queste inchieste se servono a fare piazza pulita. Anche da noi molti lamentano che i molti appalto per invito alcune aziende non vengono invitate. Forse non c’è la consapevolezza della realtà territoriale. Se facciamo lavorare le imprese non si prestano a giochi strani». (p.d.a.)
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