Calci e pugni durante la partita juniores Castion-Limana

I dirigenti di casa: «Mai vista una cosa così in tanti anni». Gli ospiti: «Fatti del genere non sono tollerabili». In tribuna è stato attaccato uno spettatore 

BELLUNO

Preso a calci e pugni da un avversario. Sabato a Castion si giocava il derby del campionato Juniores fra la squadra di casa e il Limana. Una partita, a detta di tutti, corretta e anche piacevole da seguire sul piano del gioco. Ma nell’ultimo quarto d’ora è successo l’imprevedibile. E l’impensabile. Un giocatore del Castion ha commesso un fallo ai danni del suo avversario, vicino alla fascia laterale.

«Un normalissimo fallo di gioco», spiegano i dirigenti delle due squadre il giorno dopo. Il ragazzo del Castion è caduto a terra, quello del Limana (entrambi quindicenni) gli ha prima sferrato un calcio, poi ha iniziato a prenderlo a pugni. Con una mano lo teneva fermo, con l’altra lo picchiava. Il giovane calciatore del Castion ha reagito per liberarsi, sferrando un pugno a sua volta. L’arbitro ha espulso entrambi, i giocatori sono stati accompagnati in spogliatoio dai responsabili delle due squadre e non si sono più incrociati. Anche in tribuna, però, gli animi si sono scaldati: uno spettatore è stato attaccato dai supporters avversari, duramente. «Questo non è divertimento, né calcio», dirà più tardi lo spettatore.

«È stata una cosa davvero brutta da vedere», racconta il dirigente del Castion Walter Rossa, che sabato era in campo come guardalinee. «L’arbitro ci ha detto che se il nostro giocatore rischia di prendere una giornata di squalifica, quello del Limana ne rischia dieci. Comunque in trent’anni di calcio, mai avevo visto una cosa del genere. Tanto più in una partita giovanile. Per fortuna nessuno si è fatto male ma quello che è successo è gravissimo».

La pensa allo stesso modo il vicepresidente del Limana, Ulisse Trezzi. Non era alla partita sabato, ma gli è stato mandato un video che ieri ha guardato «più e più volte», spiega. «Penso che il nostro ragazzo abbia perso la bussola per qualche momento, ma sono cose che non devono succedere in un campo di calcio. Affronteremo la situazione e prenderemo provvedimenti».

«Siamo rimasti sbigottiti anche noi, come società, dopo aver visto le immagini», continua. «Giustamente il ragazzo del Castion ha reagito, per divincolarsi, non aveva fatto un brutto fallo. Non possiamo accettare un comportamento come quello tenuto dal nostro giocatore, anche se mi risulta che abbia chiesto scusa o che voglia farlo: vedremo che squalifica prenderà, poi prenderemo provvedimenti anche noi». —


 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi