Calcio: aggressione all'arbitro, tre anni di squalifica per Vendramini del Longarone

Tre anni di squalifica. E' arrivata la prevista stangata del giudice sportivo per Christian Vendramini, il giocatore del Longarone che domenica ha aggredito l'arbitro Fregolent a Gaiarine
LONGARONE. Tre anni di squalifica. E' arrivata la prevista stangata del giudice sportivo per Christian Vendramini, il giocatore del Longarone che domenica ha aggredito l'arbitro Fregolent durante la partita di Seconda categoria fra il Gaiarine e il Longarone.


Vendramini è stato squalificato sino al 20 marzo 2014, con questa motivazione ufficiale. «Veniva espulso per offese rivolte all'Arbitro, accompagnate da bestemmie. Alla notifica del provvedimento colpiva il direttore di gara al collo con entrambe le mani, provocandogli un forte dolore immediato, che lo ha costretto a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. L'arbitro, ritenendo fossero venuti meno i presupposti per continuare la direzione della gara, ne decretava la fine anticipata. Vendramini frattanto persisteva a minacciare ed insultare l'arbitro».


Vendramini è molto dispiaciuto, per quello che è successo, anche perché ha due futuri calciatori in casa, ma non ci sta a passare per aggressore: «Il mio è stato un gesto di stizza, nei confronti di un arbitro, che mi ha provocato e anche deriso. E' ovvio che non lo rifarei, ma non ci ho più visto quando mi ha detto "faccio quello che voglio io", dopo avermi espulso per proteste. Ero già sulla strada verso gli spogliatoi e sono tornato indietro, dandogli una spintarella.


Gli avessi dato uno spintone, non credo proprio che sarebbe indietreggiato di mezzo metro, ma sarebbe caduto per terra. Sono grande e grosso e faccio un lavoro pesante, per cui la forza non mi manca». Ma perché è successo quello che è successo? «Il giocatore del Gaiarine ha recuperato una palla fuori di mezzo metro e il successivo gol è avvenuto in chiara posizione di fuorigioco.


Il nostro assistente di parte ha sbandierato, ma non è stato minimamente ascoltato. Sono mortificato per quello che ho fatto e credo che dovrò smettere di giocare, però non puoi trattarnmi in questa maniera, con tutti i sacrifici che faccio, durante la settimana. Giochiamo per divertirci a questi livelli».

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