Calcio e abusi, nuovo caso nel trevigiano

È la stessa società dove operava il massaggiatore condannato per le violenze durante il ritiro a Croce d’Aune

CASTELFRANCO. Ancora un caso di violenze sessuali su minori. Dopo la condanna di un anziano massaggiatore finito sotto inchiesta per abusi sessuali, alcuni dei quali consumati in occasione di un ritiro a Croce d’Aune, la società calcistica della Castellana è finita nuovamente nell’occhio del ciclone: un’indagine dei carabineri ha portato alla denuncia per violenza sessuale su minorenni di un quarantenne della zona di Camposampiero. L’uomo, operaio, celibe, ha confermato nel corso di un interrogatorio le sue responsabilità confessando altre violenze su una decina di giovani tra i 16 e i 25 anni, nell’arco temporale tra il 2012 e il 2015.

L’indagine è partita dalla confessione di un sedicenne di un istituto superiore di Castelfranco che, un giorno di fine marzo, ha avvicinato un suo insegnante e gli ha confidato il suo segreto. Dal preside della scuola è poi partita una segnalazione ai carabinieri. I militari della compagnia di Castelfranco, comandati dal capitano Salvatore Gibilisco e dal luogotenente Antonio Currò, hanno sentito il ragazzo, che ha confermato di essere stato molestato sessualmente diverse volte dal quarantenne. Il maniaco era un suo vicino di casa, che, come accompagnatore della società calcistica castellana, lo portava in auto agli allenamenti e alle partite.

Frequenti erano anche i messaggi telefonici e le fotografie che il dirigente della società castellana scambiava con le sue vittime. L’uomo inviava fotografie delle sue parti intime e chiedeva ai ragazzi di fare altrettanto. Un frequente scambio di materiale pornografico che è stato sequestrato dai militari dell’Arma di Castelfranco ai primi di aprile quando, su disposizione del pubblico ministero della procura di Padova, Roberto Piccione (competente per territorio in quanto il primo abuso è avvenuto nella zona di Camposampiero), si sono presentati alla porta di casa dell’indagato con un mandato di perquisizione. Nella sua abitazione, oltre ad un computer, i carabinieri hanno sequestrato un centinaio tra dvd e cassette pornografiche trovate nella camera da letto dell’indagato. Sequestrato anche il cellulare. Ora computer e cellulare sono al vaglio dei militari dell’Arma.

La società calcistica castellana ha subito allontanato il quarantenne indagato quando ha saputo dell’indagine. «Una società pulita», tengono a precisare gli investigatori. Certo è che la stessa società ha un precedente inquietante. Il suo anziano massaggiatore nel 2011 finì sotto inchiesta per violenza sessuale su alcuni giovani calciatori per una serie di abusi sessuali consistiti in palpeggiamenti e rapporti orali nel ritiro di Croce d’Aune. L’anziano, residente a Loria, è stato condannato in via definitiva a sette anni di galera.

Argomenti:calciopedofilia

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi