Caldo in quota: a Cortina durante la notte 14 gradi, a Falcade 17

I forti venti hanno innalzato le temperature minime, impianti chiusi per le raffiche, danni in Agordino e Zoldo
Il forte vento ha scoperchiato i tetti in val di Zoldo
Il forte vento ha scoperchiato i tetti in val di Zoldo

Durante la notte il termometro sulle Dolomiti è salito fino ad arrivare ai 18 gradi di Forno di Zoldo, ai 14 di Cortina, ai 17 di Falcade. Temperature assolutamente fuori dalla norma per essere la metà di gennaio. Neve che si scioglie, quella artificiale, perchè di naturale non ce n’è. Neve carissima, tra l’altro, perchè l’acqua costa molto ai gestori degli impianti di risalita. Questo strano inverno sulle Dolomiti ha regalato la notte scorsa delle temperature minime davvero eccezionali: ad Arabba il termometro è sceso fino a 5 gradi sopra lo zero, mentre la temperatura più alta della notte è stata di 12 gradi. Ad Auronzo il termometro non è mai sceso sotto lo zero, arrivando a +8 gradi. Le minime più basse si registrano in fondovalle, a Belluno -3, a Feltre -3.6, a Santa Giustina -3.6.

La particolare situazione è legata alle forti correnti calde che arrivano dall’occidente e che interessano le località più in quota. Come conseguenza di una nottata di vento forte ci sono i danni causati dalle raffiche in Agordino e in valle di Zoldo. Chiusi a causa del vento per buona parte della mattina molti impianti di risalita.

Il vento ha provocato oggi gravi danni al tetto del rifugio Giussani del Cai Cortina. Le folate intense hanno scoperchiato una parte di falda della quale, secondo una indicazione del Cai si procederà al ripristino nei prossimi giorni. Situato a Forcella Fontananegra, nel cuore delle Tofane, il rifugio Camillo Giussani è una meta per escursionisti ed alpinisti.

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