Caldo, la zanzara tigre è arrivata

Avviata dall'Usl la disinfestazione delle aree a rischio
BELLUNO. Con il caldo è tornata anche la zanzara tigre. Sono già iniziate, infatti, con qualche settimana di anticipo, proprio a causa delle condizioni climatiche, le disinfestazioni preventive da parte dell’Usl n. 1 nel comune di Belluno. Il capoluogo montano, infatti, è l’unico finora nell’area dell’azienda sanitaria locale, ad aver manifestato negli ultimi due anni il problema della zanzara tigre. «Per ora il fenomeno è concentrato solo in città, visto che non abbiamo avuto segnalazione da altri comuni in questi anni», precisa il direttore pro tempore del dipartimento di igiene e salute pubblica dell’Usl n. 1, Fabio Soppelsa. La zanzara tigre, infatti, è un insetto, parente stretto della zanzara più conosciuta che tormenta il sonno di molti fra noi nelle calde e lunghe serate estive, ma con le caratteristiche striature di colore bianco-nero. E soprattutto con il fastidioso vizio di pungere di giorno. «L’arrivo anticipato del caldo, con temperature che nelle ore pomeridiane possono raggiungere anche i 23-24 gradi, e l’aumento dell’umidità sono i fattori principali per lo sviluppo della zanzara tigre», continua il direttore del dipartimento di igiene, «che è stata individuata due anni fa proprio nel comune di Belluno. Temperature che favoriscono l’anticipazione del deposito delle uove e la conseguente pullulazione in città», sottolinea Soppelsa.


Per evitare il propagarsi delle uova e il diffondersi dell’insetto adulto, «abbiamo iniziato, nelle settimane scorse, l’attività di disinfestazione dei luoghi che negli anni scorsi sono risultati essere quelli più a rischio, vale a dire quelli attorno alla stazione ferroviaria, verso l’ospedale San Martino e il parco San Lorenzo. A queste si aggiunge anche via Feltre». La disinfestazione prevede il trattamento dei tombini e delle caditoie stradali comprese in quest’area, «laddove cioè c’è ristagno di acqua. Perchè è proprio in queste circostanze che la zanzara deposita le sue uova e trova il posto ideale per proliferare», continua Soppelsa che prennuncia che, come negli anni scorsi, la prevenzione contro questo insetto continuerà fino all’autunno. «Se nel corso dei mesi evidenzieremo una presenza anche di zanzare tigre adulte provvederemo allo spargimento di sostanze insetticide. L’insetto, infatti, nelle nostre zone non è troppo pericoloso, l’unico fastidio è che punge di giorno e soprattutto gli arti inferiori perchè non vola alto». La raccomandazione, comunque, per tutti i cittadini rimane quello di non tenere sulle terrazze di casa o sui davanzali sottovasi con acqua ristagnante, ma di cambiarla spesso. (p.d.a.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi