Calunnia un poliziotto: condannato
Un anno e mezzo di reclusione più il risarcimento per Luca Spataro

L’interno del tribunale di Belluno
MEL.
Calunniò un poliziotto e testimoniò il falso al processo: il giudice lo condanna a un anno e mezzo e impone il risarcimento, disponendo da subito una provvisionale di 5000 euro a favore della parte civile. E' la sentenza del giudice Antonella Coniglio nei confronti di Ezio Caratto, 60 anni di Belluno, che ieri doveva rispondere delle accuse di calunnia aggravata e falsa testimonianza nei confronti del vicino di casa, Luca Spataro, poliziotto all'epoca in servizio a Belluno, oggi nel Padovano. Vicini di casa, a Mel, ma che non andavano tanto d'accordo, al punto che alla fine si ritrovarono a dover gestire udienze tra giudice di pace e tribunale. Tra i due c'era stata vecchia ruggine, risalente al 2003, epoca del primo procedimento penale davanti al giudice di pace. Qui Spataro (difeso dall'avvocato Alvise antinucci, Arealegis) aveva trascinato Caratto (difeso dall'avvocato Paolo Perera) per le lesioni lievi subito durante una lite. Le parti raggiungono una intesa e Spataro ritira la querela. Le querele all'epoca però furono reciproche e Caratto denunciò lesioni gravi a suo danno, giudicabili dal tribunale monocratico: pertanto nel 2007 è Spataro a finire sotto processo: ma anche questo procedimento in tribunale finisce con un'assoluzione, di Spataro stesso. Risarcimento con ritiro di querela. Ma è nelle deposizioni del dibattimento del 2007 che nasce il processo concluso ieri per calunnia e falsa testimonianza: il Caratto testimonia infatti di essere stato preso a pugni dall'imputato dell'epoca e di essere stato ricoverato in neorologia per la situazione subita, oltre ad aver subito un intervento chirurgico. La difesa Spataro non s'è dimostrata d'accordo, anche perchè secondo l'avvocato Antinucci, quel procedimento in tribunale concluso con l'assoluzione del poliziotto, ha dimostrato che le lesioni gravi non c'erano ai danni di Caratto. Di qui la ulteriore denuncia per calunnia e falsa testimonianza. Ieri l'ennesima udienza della querelle che si trascina ormai da otto anni fra i due: il giudice ha condannato Caratto a un anno e mezzo di reclusione. Il giudice Antonella Coniglio ha anche disposto il risarcimento del danno alla parte civile Spataro, da liquidarsi in separata sede. E comunque ha disposto una provvisionale di cinquemila euro. La difesa Caratto, l'avvocato Perera, ha chiesto l'assoluzione del suo assistito considerati i postumi ospedalieri che avrebbe subito. L'avvocato Antinucci ha invece sostenuto l'inesistenza delle lesioni gravi ai danni di Caratto, dal momento che ci fu l'assoluzione del suo cliente, e che dunque il procedimento del 2007 ha dimostrato l'infondatezza di quelle dichiarazioni.
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