«Cambio di passo» la richiesta al sindaco dalla maggioranza
BELLUNO. La maggioranza chiede un cambio di marcia alla giunta Massaro. Venerdì sera il sindaco ha riunito i consiglieri di In Movimento e Insieme per Belluno per avviare la fase di analisi necessaria a due anni dall'insediamento dell'amministrazione. E non più rinviabile, anche, alla luce dei malumori che continuano ad esserci, specie tra i banchi di Insieme per Belluno, il gruppo più critico nei confronti dell'operato della squadra di governo.
Insieme per Belluno aveva già incontrato il sindaco, in una riunione tenutasi alla fine di luglio, per evidenziargli alcune criticità. Che sono state ribadite venerdì sera: «Abbiamo spiegato che serve un cambio di passo», spiega Emiliano Casagrande, capogruppo. «Da tempo lo chiediamo, ma ancora non c'è stato». Durante la serata non sono state chieste le teste di assessori, ma i settori sotto accusa sono noti: i lavori pubblici, in particolare nell'ambito delle manutenzioni, la cultura, i rapporti con la Regione, ritenuti poco costanti e produttivi.
«Il giudizio su questa giunta, però, non può essere del tutto negativo», puntualizza Casagrande. «Bisogna considerare che il primo anno è stato speso per sistemare diversi problemi ereditati dalla passata amministrazione. Ora, però, è giunto il momento di attuare una serie di progettualità per lo sviluppo della città». Casagrande smorza i toni, ma durante la riunione l'insoddisfazione nei confronti di quanto fatto dalla giunta in questi mesi è emersa con forza. I due gruppi si sono trovati concordi nell'evidenziare gli elementi di criticità dell'azione di governo, anche se la riunione è stata «costruttiva», precisa Lucia Olivotto, capogruppo di In movimento. «Siamo quasi a metà mandato e un'analisi è necessaria, ma l'intento non è quello di distruggere tutto, bensì di migliorare laddove serve». E anche di fare un po' di autocritica: «La maggioranza, in certi momenti, non è stata in grado di operare come tale», aggiunge la Olivotto. Ovvero: ha dimostrato di essere poco unita al suo interno. «Noi proveniamo tutti da liste civiche, e non agiamo secondo ordini di partito, ma ogni tanto diamo l'impressione che ognuno vada per conto suo», prosegue. «Invece dovremo essere più bravi a fare sintesi quando si presentano diversità di pensieri e opinioni».
La pensa allo stesso modo Casagrande. «Ora bisogna individuare alcune progettualità sulle quali lavorare nei prossimi tre anni», conclude la Olivotto. «Per lasciare la nostra impronta. E magari sarebbe opportuno arricchire la giunta, perché il lavoro da fare è molto e forse sei assessori sono pochi». Massaro assicura che lo valuterà: «Una volta individuata, con l'apporto della maggioranza, un'agenda di temi da sviluppare nei prossimi tre anni, si verificherà se sarà necessario qualche aggiustamento. È vero che finora abbiamo lasciato da parte alcune grandi tematiche, ma per diversi mesi siamo stati impegnati a risolvere la situazione che abbiamo trovato quando ci siamo insediati. Ritengo sia giusto affrontare questa fase di analisi, che è appena all'inizio».
Alessia Forzin
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