Camera ardente nella chiesa di Zorzoi per salutare Patrick

Si attende il via libera per il ritorno della salma in paese. Ritardi legati all’espianto multiorgano, indagini terminate
SOVRAMONTE. Qualcuno ha posato dei fiori sul luogo dell’incidente in bicicletta costato la vita a Patrick Facen. Un piccolo segno di affetto per il ragazzino che se n’è andato regalando a persone malate l’opportunità di tornare ad avare una buona qualità della vita. Fiori che rappresentano la vicinanza di tutta la comunità sovramontina a papà Davide, mamma Lidia e agli altri due figli della coppia. La lunga procedura per l’espianto degli organi e dei tessuti avvenuta all’ospedale Ca’Foncello di Treviso ha ritardato la trafila burocratica per la concessione del nullaosta che permetterà di riportare la salma di Patrick a Sovramonte per i funerali. Ciò che conta è il gesto di generosità che i due genitori hanno compiuto consentendo all’équipe dell’ospedale trevigiano di dare un’altra possibilità ad alcune persone malate. Un gesto generoso così com’era generoso anche Patrick.

Il nullaosta che dovrebbe essere concesso oggi. La famiglia sta pensando di concedere una giornata intera, probabilmente domani o al massimo venerdì, affinché amici e paesani possano andare a salutare Patrick nella chiesetta di Zorzoi, tenuto conto che la stessa non potrà certamente contenere tutte le persone che vorranno partecipare al funerale, che al momento dovrebbe svolgersi venerdì o al massimo sabato.

La magistratura, da parte sua, ha completato i propri accertamenti compiuti dai carabinieri della stazione di Lamon che erano intervenuti sul luogo della caduta. I militari hanno escluso il coinvolgimento di altri veicoli nell’incidente. Sull’asfalto non sono rimasti segni né la bicicletta presenta danni legati a possibili urti. Confermato invece che Patrick venerdì pomeriggio era in sella a una bici da adulto, più grande di quella che utilizzava normalmente. Probabile che proprio le dimensioni della bici possano averlo messo in difficoltà provocando la caduta. I rilievi hanno evidenziato che la catena era caduta.

Ieri la giornata a Sovramonte è trascorsa in una calma quasi irreale. Anche a scuola gli insegnanti hanno preferito mantenere un basso profilo per non scuotere ulteriormente la fragile psiche dei compagni e degli amici del tredicenne. La comunità è stretta idealmente attorno a mamma Lidia, conosciuta per la sua attività di volontariato, in primis nell’organizzazione dei Mercatini di Natale che ogni mese di dicembre animano Zorzoi, mentre il papà Davide è un artigiano edile. Ieri sono rientrati a Zorzoi
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