Camion sull’Alemagna: oggi la decisione

Incontro in Prefettura per definire una soluzione al traffico in estate. Ghedina: «Via i tir dai paesi»
Stefano Da Rin Puppel-Perona-Valle di Cadore-Viabilità Alemagna
Stefano Da Rin Puppel-Perona-Valle di Cadore-Viabilità Alemagna

CORTINA. Dovrebbe essere presa oggi una decisione per regolamentare il passaggio dei Tir sulla Statale 51. In prefettura a Belluno si riunirà nuovamente il tavolo di coordinamento convocato dal prefetto Francesco Esposito al quale siedono oltre che le forze dell’ordine, anche tutti i sindaci dei Comuni attraversati dalla Statale, la Provincia e i rappresentanti di Anas, degli autotrasportatori e delle categorie bellunesi.

Sull’Alemagna entro fine giugno solo nel tratto da Tai a Cortina ci saranno dieci cantieri aperti ed entro settembre saranno quindici. Sono in corso, infatti, i lavori previsti da Anas e finanziati dal governo, per migliorare la Statale 51 in vista dei Mondiali di sci alpino del 2021. I cantieri aperti porteranno disagi al transito e per evitare ingorghi si stanno cercando soluzioni per ridurre il transito dei mezzi pesanti, sopra le 7,5 tonnellate, soprattutto dei camion che attraversano il Cadore e la valle del Boite verso altre destinazioni.

Il tema è stato affrontato a fine maggio in un vertice in Prefettura convocato proprio per studiare i rimedi. Oggi dovrebbe essere presa una decisione. Le iniziative saranno attuate, in fase sperimentale, per luglio. Per ridurre il passaggio dei Tir le ipotesi al vaglio sono che venga proibito il transito anche il venerdì e non solo il sabato e la domenica. Un’altra ipotesi sul tavolo è quella che consentirebbe il passaggio solo in determinate fasce orarie, o la sera e la notte o all’alba per evitare intasamenti durante il giorno. Gli ambientalisti hanno fatto sentire la loro voce e hanno consegnato al sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, la loro proposta che prevede di bloccare il transito dei Tir che non devono scaricare merce in loco, ma che usano la Statale per evitare strade a pedaggio.

«Noi abbiamo chiesto che si trovino le soluzioni per inibire al massimo il passaggio dei mezzi pensati», spiega Ghedina, «soprattutto nei periodi di maggior afflusso turistico. Fermo restando che vada data la possibilità di raggiungere le nostre località ai mezzi che devono scaricare merce in loco, non è possibile assistere quotidianamente al transito di camion, per lo più provenienti dall’Est Europa, che attraversano le nostre valli, tre Parchi naturali, un territorio sensibile che va tutelato, per andare altrove, risparmiando pochi euro rispetto al transito sulle autostrade o strade a pagamento». (a. s.)

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