Camper fermi ovunque: monta la protesta a San Vito

Non c’è un’area ad hoc e comunque la loro sosta, per esempio al lago di Mosigo, è legale; disturbano certi comportamenti



Invasione di camper parcheggiati nelle soste libere anche a San Vito. In tutti i Comuni della valle del Boite, da Cortina in giù, manca l’area attrezzata per la sosta dei camper dove i mezzi possano sostare a pagamento per scaricare i liquami, caricare le batterie e ricaricare acqua. Sono però sempre più numerosi coloro che viaggiano in camper e sostano nei parcheggi liberi. I cittadini si lamentano perché spesso assistono a scene poco piacevoli, come camper che scaricano i liquami dove capita o persone che lavano stoviglie nelle fontane pubbliche. Le proteste erano arrivate le scorse settimane a Cortina e ora anche a San Vito. Nell’area del lago di Mosigo è difficile trovare un posto auto, l’ampio parcheggio è completamente pieno di camper. Lo stesso accade nei parcheggi a Belvedere, sotto gli impianti di risalita.

«Siamo a conoscenza del problema», ammette il sindaco Franco De Bon, «e proprio lunedì abbiamo fatto un sopralluogo nell’area di Mosigo. Effettivamente i parcheggi erano pieni di camper. Tuttavia in primis va detto che, in base al codice della strada, i camper sono equiparati ad un’autovettura e quindi possono parcheggiare. Solo se sostano nei parcheggi mettendo stalli, scalette, tavolini e altro possono essere sanzionati. Ma i vigli dovrebbero trovarli in fragranza e ciò è estremamente complesso considerando che con i problemi legati al traffico la sorveglianza si fa solo in centro».

A San Vito, come nelle altre zone, manca l’area di sosta attrezzata. Da anni la si vorrebbe creare, ma le priorità sono state altre. «Noi vorremmo trasformare le lamentele dei cittadini indignati contro i camperisti nella risorsa turistica che i camperisti di fatto sono», spiega De Bon, «e avevamo l’idea di creare un’area attrezzata a pagamento. Purtroppo le priorità in questi anni sono state altre: frane, ripristino dei danni, uragano Vaia; e quindi non siamo ancora riusciti a concretizzare il progetto. Avevamo individuato un’area nei pressi del lago, ma in base ai problemi di dissesto idraulico non è risultata idonea. Avevamo proposto anche alle Regole e alla Scoter di individuare una zona, ma anche loro hanno avuto altre priorità. Speriamo per la prossima estate di riuscire a creare un’area tipo quella inaugurata sabato a Longarone. I camperisti, sapendo di avere un posto dove scaricare e caricare e dove poter sostare, sono una risorsa perché portano comunque un indotto economico».

Un problema che va risolto, secondo il capogruppo di minoranza Emanuele Caruzzo.

«Creare una piazzola attrezzata era nel programma di De Bon», dichiara, «ma come tanti altri punti è rimasto una promessa. Il turismo non è mai stato preso in considerazione da questo sindaco impegnato ad ottenere risultati più come consigliere provinciale alla caccia e pesca che come primo cittadino. Ritengo che faccia riflettere il fatto che, in oltre 4 anni, non si sia riusciti nemmeno a creare un’area camper». —



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