Camperisti in rivolta a Misurina dopo le critiche

L’associazione nazionale stigmatizza la protesta degli auronzani e critica la politica del Comune: tutti i diritti di fare turismo
AURONZO. Camperisti in rivolta. La protesta avanzata dai cittadini auronzani contro la sosta selvaggia dei caravan registrata nei giorni scorsi sia a Misurina e sia in alcune frazioni di Auronzo non è piaciuta a chi del camper fa una filosofia di vita; e la replica è arrivata a stretto giro di posta attraverso l’associazione nazionale di categoria, con l’obiettivo di difendere a spada tratta il proprio status di turista dignitoso e per questo meritevole di rispetto.


«Non esistono turisti di serie A e turisti di serie B», scrive in una nota Isabella Cocolo, presidente e legale rappresentante dell’associazione nazionale coordinamento camperisti, con sede a Firenze, «ed è bene ricordare che tutti i cittadini hanno diritto alla fruizione gratuita del territorio nazionale, compreso il più povero che, come il ricco, è proprietario dello stesso territorio nazionale composto da località di mare o montagna e come tale ha diritto a goderlo. È un diritto inalienabile per il quale tutti devono battersi per rafforzarlo e mantenerlo al fine di evitare disgustose divisioni sociali».


La disamina della Cocolo prosegue richiamando all’ordine le istituzioni. Una presa di posizione che coinvolge direttamente l’amministrazione comunale di Auronzo, destinataria nei giorni scorsi delle lamentele mosse da alcuni cittadini contro determinati casi di parcheggio selvaggio riscontrati sul territorio di competenza e su cui si è chiesto di vigilare con maggior rigore.


«I sindaci sono liberi di regolamentare il proprio territorio come meglio credono ma devono farlo rispettando il diritto di tutti», prosegue la nota redatta da Isabella Cocolo, «ricordo, al proposito, che ad Auronzo è ormai dal 1996 che i sindaci, in violazione di legge, emanano ordinanze tese a selezionare le presenze turistiche precludendo la circolazione e sosta alle autocaravan, ma sono stati negli anni e fino a pochi mesi or sono destinatari di direttive e lettere ministeriali nonché di sentenze che hanno accolto i ricorsi presentati dall’associazione nazionale coordinamento camperisti costringendoli a revocarle».


Altro tema caldo, strettamente collegato alle varie tipologie di vacanza all’aperto, è quello dell’occupazione di suolo pubblico, «che può essere regolamentata con un opportuno provvedimento peraltro già inviato in passato all’attenzione del sindaco di Auronzo dalla nostra associazione», sottolinea ancora il presidente del coordinamento camperisti, «i sindaci che lo hanno adottato sono tanti ed i risultati finora conseguiti sono da considerare eccellenti».


L’associazione nazionale di categoria chiude il proprio intervento stigmatizzando alcuni aspetti emersi a margine della vicenda: «Non vogliamo essere etichettati come esempio di potenziali turisti cafoni in assenza di precise azioni in violazione di legge praticate. I turisti cafoni che si sono messi in mostra nel corso dell’estate in Italia sono ben altri».


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