Campi e auto danneggiati dalla violenta grandinata

Dopo i temporali di Ferragosto, anche per oggi è previsto tempo molto brutto la Regione ha dichiarato lo stato di attenzione, con rischio di frane nel Bellunese
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. Stato di attenzione per temporali con rischio di frane e colate detritiche rapide nel Bellunese. È ancora allarme, per la giornata di oggi, sia montagna che in pianura. A lanciarlo è la Regione Veneto in base al nuovo bollettino del Centro funzionale decentrato redatto sulle previsioni meteo dell’Arpav.

Il maltempo, quindi, pare non lasciare tregua, dopo la grandinata violenta che ha colpito nel giorno di Ferragosto gran parte della Valbelluna, e in particolare la zona di Limana. E il maltempo che si è scatenato sul Cadore.

Tantissimi gli orti e i giardini distrutti, decine le auto che hanno subito danni importanti alla carrozzeria e ai cristalli finiti in frantumi a causa dei chicchi di grandine dalle dimensioni simili a noci, nei migliori dei casi, a pesche nei peggiori. Già ieri mattina, infatti, moltissimi automobilisti si sono rivolti ai pochi carrozzieri aperti in questa settimana ferragostana per chiedere un preventivo per la sistemazione dei danni, che si aggirano sui 2000-3000 euro. Una somma di un certo peso che contribuirà a non far dimenticare quanto avvenuto il 15 agosto.

Anche l’agricoltura è stata interessata dal maltempo: la grandinata ha colpito soprattutto le colture di mais le cui foglie sono state sberciate e in diversi casi anche distrutte, anche se il direttore della Cia, Roberto Fugazza precisa che «non dovrebbero però mettere a rischio il raccolto, che è a metà della crescita».

Il cielo si è oscurato intorno alle 18 del giorno di Ferragosto portando con sè il temporale. In Alpago, nel Castionese, a Sospirolo e soprattutto a Limana è scesa una violenta grandinata che è durata per quasi mezz’ora, per lasciare spazio poi alla pioggia salvo poi ripresentarsi dopo diversi minuti.

Il maltempo è iniziato prima in Cadore: Cortina e anche Auronzo sono stati investiti dalla tempesta. Il maltempo ha subito fatto scattare l’allerta per la frana di Acquabona, che è stata la sorvegliata speciale. Al termine della pioggia, infatti, anche i vigili del fuoco cortinesi hanno fatto un sopralluogo per controllare eventuali movimenti del materiale detritico.

A Pieve di Cadore il nubifragio ha allagato garage e scantinati, richiamando in azione i pompieri. Luce e telefoni sono saltati per diverso tempo. Da qui il temporale si è spostato verso la Valbelluna dove i primi tuoni e lampi sono comparsi, appunto, verso le 18. La grandinata è durata a lungo e in più riprese, lasciando giardini e strade ricoperte completamente da uno strato di chicchi bianchi, simile ad una nevicata. A seguire poi si è registrato un forte nubifragio che è durato per tutta la serata, con intensità più o meno forte. A Sospirolo, un fulmine ha fatto saltare l’impianto elettrico del gas e ha fulminato un IMac da 21 pollici.

E anche per oggi c’è il rischio di fenomeni intensi potrà ripresentarsi. L’instabilità, come dicono dal Centro valanghe dell’Arpav di Arabba potrebbe dare origine a fenomeni temporaleschi di un certo rilievo. La probabilità di pioggia potrebbe aumentare nel tardo pomeriggio-sera dapprima sulle Dolomiti per poi spostarsi sulla fascia prealpina. In relazione all’instabilità, gli apporti saranno molto variabili, passando dai 5-15 millimetri fino ai 20-40 in caso di temporale forte. Domani è prevista una certa instabilità, ma minore rispetto ad oggi con temperature in lieve diminuzione. Venerdì prevista una tregua, ma sabato tornerà il brutto tempo.

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