Campo sportivo di Mugnai a misura di tendopoli
FELTRE. Assegnato un contributo alla Juventina Mugnai per l’“area di attesa” della protezione civile al campo sportivo della frazione, che in caso di necessità diventa un centro di accoglienza sfollati.
L’impianto “Isola San Marco”, inaugurato a settembre in una vera e propria festa di paese, è stato rifatto dalla Juventina con un occhio al supporto logistico per la protezione civile, rifacendo i servizi igienici sia nel numero che nell’accessibilità. La particolarità è che è stata costruita una nuova batteria di bagni su un edificio autonomo, in considerazione dell’importante funzione di “area di attesa e di ricovero”, ma normalmente al servizio degli spettatori.
L’area di attesa è un luogo aperto e sicuro dove la popolazione si raccoglie in seguito a un evento imprevisto o in occasione di una evacuazione preventiva per ricevere le prime informazioni e i primi generi di conforto, mentre per area di ricovero si intende quella in cui viene sistemata la popolazione costretta ad abbandonare la propria abitazione.
Dopo aver effettuato la revisione delle aree di attesa nel Comune, passate da cinque a ventitre, l’amministrazione Perenzin ha iniziato a lavorare sulle aree di ricovero, che sono quattro: Feltre, Celarda e Villabruna, oltre a Mugnai. La pianificazione di questi siti deriva dalla necessità di ridurre la confusione che si genera in situazioni di emergenza, ed evitare l’aumento del rischio per la popolazione derivante da comportamenti errati.
Le aree devono essere dimensionate per accogliere almeno una tendopoli per 500 persone, in prossimità di un nodo viario o comunque facilmente raggiungibili da mezzi di grandi dimensioni. E l’impianto di Mugnai, di proprietà comunale, peraltro fruibile anche dai diversamente abili, rimane a disposizione della cittadinanza per eventuali emergenze ed esercitazioni.
Nell’ottica di collaborazione, l’amministrazione ha chiesto alla Juventina di tenere conto di questa importante funzione nell’ambito del progetto di rifacimento del campo (prima era da rugby, è diventato da calcio ed è stata fatta la manutenzione degli spogliatoi), soprattutto per quanto riguarda il miglioramento e potenziamento dei servizi igienici a disposizione delle funzioni dell’area di protezione civile. E a parziale copertura delle ingenti spese sostenute, la società presieduta attualmente da Gabriele Fent, e prima di lui da Eros Polesana, ha chiesto un contributo all’amministrazione, che ha deciso di erogare 17 mila 469 euro.
Va ricordato inoltre che l’impianto sportivo rappresenta un servizio aggiuntivo per gli utenti della vicina scuola, oltre che essere punto di riferimento per la frazione per le attività sportive, culturali e ricreative.
Lo sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Adis Zatta: «La partita va vista in un discorso complessivo di sinergia per un polo di aggregazione per tutta la comunità».
Raffaele Scottini
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