Canal, arriva la protezione per le case

Sopralluogo nella frazione feltrina: saranno estese le reti paramassi
La strada che porta a Canal è minacciata dalle frane
La strada che porta a Canal è minacciata dalle frane
FELTRE.
Centomila euro bastano appena per la chiodatura del versante franoso e per estendere le reti paramassi a protezione delle case a rischio di Canal. Ma l'intervento, per Provincia e comune, va fatto subito. Questo è quanto emerso dal sopralluogo di ieri.

Questa volta il versante incriminato è quello da cui si è staccato, un paio di settimane fa, un masso di grosse dimensioni che solo per un caso fortuito non ha centrato le due case appena sotto. La Provincia ha commissionato subito l'intervento di disgaggio, mentre il comune ha provveduto a transennare la strada e a temporizzare accessi e uscite dal paese. Per la fase successiva, quella della messa in sicurezza del versante, si è dovuti scendere a un compromesso: i proprietari non hanno firmato la liberatoria per l'accesso ai terreni, se non dopo aver ottenuto l'assicurazione che le reti paramassi sarebbero state estese fino a proteggere le abitazioni e non solo il costone.

«Con i tecnici della Provincia, si è concordato che le paramassi circoscrivano un conoide vasto sia a protezione del versante instabile sia a protezione di due case», spiega l'assessore ai lavori pubblici, Gianni Moretta. Dalle valutazioni del geologo, presente ieri al sopralluogo, emerge peraltro che la roccia del costone, nonostante le fessurazioni visibili quasi a occhio nudo, è sufficientemente compatta da non prevedere altri distacchi nella breve distanza. «Le fessurazioni, da quanto si è appreso dal professionista, fanno da connessione fra roccia e roccia», continua l'assessore Moretta. «Questo non toglie che si dovrà prestare la massima attenzione al fenomeno del dissesto idrogeologico che caratterizza questa località».

Sistemare l'intero versante diventerebbe davvero un'impresa faraonica per un preventivo che qualcuno ha ipotizzato in oltre due milioni di euro. Così i suggerimenti di chi vive quotidianamente con questa spada di Damocle sulla testa dovranno essere tenuti in considerazione.

«Abbiamo già avuto modo di suggerire al sindaco e alla giunta nel corso dei tour frazionali la necessità di provvedere a una manutenzione annuale del versante», spiega Paolo Gallina, residente della parte più estrema del paese, presente ieri al sopralluogo di Provincia e comune. Nel confronto fra la parte istituzionale e quella della borgata di Canal, è anche emersa l'opportunità di creare una viabilità alternativa con lo sbocco sulla statale nel caso di chiusura dell'unica strada per i residenti. La Provincia dispone di un ponte bailey, di quelli di ferro che si smontano e si rimontano, attualmente inutilizzato. Potrebbe essere messo a disposizione della popolazione di Canal e montato sulla direttrice del vecchio ponte.

Quella del ripristino della viabilità alternativa è una ipotesi che i residenti caldeggiano ormai da anni per poter entrare e uscire dal paese quando la strada viene chiusa per caduta massi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi