Canale e Falcade, scuole verso la fusione
CANALE D’AGORDO. Unire le scuole elementari di Falcade e Canale in un unico plesso a Marmolada? L’argomento è emerso nell’incontro pubblico organizzato venerdì sera dall’amministrazione comunale di Canale. Incontro che è arrivato dopo molteplici insistenze da parte del Comitato di cittadini per il territorio e dopo varie resistenze da parte della giunta De Rocco.
Il sindaco e la sua squadra hanno illustrato ai circa 100 cittadini presenti quello che è stato fatto e quello che resta da fare. A generare la discussione tra il pubblico è stata però l’ipotesi, avanzata dall’amministrazione comunale, di unificazione delle scuole elementari di Falcade e Canale in un unico plesso.
Nulla è stato deciso, ma il fatto che si sia iniziato a parlarne è comunque una notizia, a cui si aggiunge un altro fatto: alcuni esponenti della vita amministrativa di Canale hanno iscritto i figli a Falcade.
«Nell’ambito del più ampio discorso sulla fusione dei Comuni di Falcade e Canale – spiega il giorno dopo Alice Ganz, assessore alla cultura e all’istruzione di Canale d’Agordo – le due amministrazioni hanno iniziato a parlare anche di una possibile unificazione delle scuole elementari. Della cosa abbiamo discusso anche con il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Cencenighe, con il suo vice e con alcune maestre di Canale».
Niente di nascosto, dunque. Tuttavia la discussione rischia di accendersi con da una parte coloro che ritengono impossibile sottrarsi a una scelta di questo tipo alla luce dei numeri sempre più ridotti delle nascite e dall’altra chi si schiera sul Piave per difendere la scuola comunale e con essa l’identità del paese. Nella fattispecie quella di Canale, la cui scuola verrebbe, nel caso, soppressa.
«Il discorso che abbiamo intavolato – spiega Alice Ganz – nasce dall’analisi del prospetto dei numeri relativi agli anni futuri: adesso ci sono due anni buoni, poi c’è un calo. Unendo i due plessi avremmo 13 bambini e per gli anni successivi il dato non si discosta di molto. Io personalmente credo che le due scuole vadano unite perché, lasciando perdere i vantaggi economici per i Comuni, penso sia utile per la socializzazione e la formazione dei bambini».
Ganz dice di aver posto una domanda durante l’incontro di venerdì sera.
«Ho chiesto – dice – se fra due anni volessero due scuole con due pluriclassi come a Vallada o una scuola unica, ma nessuno mi ha risposto».
Al di là che i genitori siano favorevoli o contrari, si pone una questione: Vallada cosa farà? Resterà indipendente con le sue pluriclassi o parteciperà a un ragionamento per il plesso unico della Val Bióis? Non solo. La nuovissima scuola di Marmolada (che sarebbe la prescelta in caso di unificazione dei plessi) che numeri è in grado di ospitare?
«Un’idea per il futuro – dice Ganz – è anche quella di poter ampliare le scuole di Marmolada con due aule in più».
Gianni Santomaso
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi