Canale, pietre in equilibrio sfidando la gravità
Si chiama “Stone Balancing”, ed è una disciplina mentale grazie alla quale si pongono in equilibrio pietre e massi di varie forme, senza alcun supporto ulteriore a quello delle stesse forze di gravità. Spiega così questa arte effimera e particolare Mirco D’Incà, 53 anni di Sedico, che ha mostrato il fascino delle pietre in equilibrio in piazza a Canale domenica, tra lo stupore dei presenti e l’entusiasmo dei bambini a cui è stato dedicato un laboratorio. . Dopo la giornata di Canale, c’è un altro appuntamento nel Bellunese per vederlo all’opera, ed è Mele a Mel del prossimo 12 e 13 ottobre. D’Incà sarà nel cortile di Carve, per chi vuole cercare di carpire i segreti di quest’arte o semplicemente ammirare l’incredibile risultato: una pietra enorme in equilibrio sopra una pila di pietre piccole, anch’esse in equilibrio.
«Ho iniziato ad appassionarmi a questa disciplina nel 1996. Conoscevo gli ometti che vengono realizzati in montagna, ma quelli sono un’altra cosa, indicano un tracciato. Poi ho visto un documentario su dei monaci in Indonesia e ho scoperto che la mia passione aveva un nome. E ho cominciato a realizzare le prime costruzioni».
Costruzioni che cadono con un po’ di vento o di pioggia.
«Basta un soffio di vento. Le mie prime pile di sassi le ho fatte in montagna, poi qui vicino casa, lungo il Cordevole, tra Peron e Mas. Ne ho realizzate in Brasile, in Grecia, in Sicilia, dove sono stato in vacanza. In tutto il mondo si fanno rassegne, perfino campionati. In Toscana tra pochi giorni ci sarà un raduno con 100 - 120 appassionati. Ma per seguire queste rassegne ci vogliono tempo e risorse».
Cosa serve per imparare?
«Si comincia dalle basi, ci vogliono pazienza, concentrazione, respiro. Cercare i punti di equilibrio, a volte partire dalla pietra finale, quella grande che sta in cima e cercare quelle da mettere sotto: l’ultima, anche se è la più grande, tiene in equilibrio il tutto».
Riesce a concentrarsi anche se c’è un pubblico attorno come è accaduto a Canale?
«Bisogna sapersi isolare, quando comincio a mettere in equilibrio le pietre io mi perdo, vedo loro».
Come reagiscono i bambini?
«A Canale li abbiamo coinvolti in un laboratorio. Questa è una attività che attraverso il gioco aiuta i bambini a imparare le prime tecniche della meditazione. Li aiuta a valorizzare gli oggetti, i sassi, i pezzi di albero, a cui di solito non si dà valore».
D’Incà è disponibile a fare attività con i bambini e con le scuole. Per chi volesse seguire la sua attività lo può fare all’account instagram @gravitystoner. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi