Cancia, il Comune valuta anche il ricorso in Cassazione
BORCA. Cancia: il Comune di Borca valuta il ricorso in Cassazione. Dopo che la Corte d’Appello di Venezia ha assolto Sandro De Menech, Ermanno Gaspari e Alvise Lucchetta dal reato di disastro colposo, pubblicando anche le motivazioni, l’avvocato Gianfranco Tandura sta seriamente considerando di arrivare al terzo e ultimo grado di giudizio. Ci sono diverse cose che non lo convincono: «Ma l’evento era prevedibile o imprevedibile? E davvero la casa Minoter non ha influito sugli effetti della frana? Si dice anche che la ditta esecutrice dei lavori usò materiali diversi da quelli prescritti per la vasca di contenimento, eppure non ha sofferto conseguenze. Ne discuterò con i rappresentanti del Comune e i miei colleghi avvocati, per decidere cosa è più opportuno fare».
Stato d’animo comprensibilmente diverso per i difensori degli imputati. Il veneziano Luigi Ravagnan difende Sandro De Menech, il progettista del bacino di contenimento: «Le motivazioni della sentenza confermano che il mio assistito ha sempre lavorato correttamente e lo dico con il dovuto rispetto nei confronti delle due persone morte Giovanna Belfi e Adriano Zanetti. La tragedia è del 2009 e ci sono voluti sette anni, per arrivare al secondo grado, visto che il processo è cominciato dodici mesi dopo. Mi auguro che ci si possa fermare a questo punto, ma naturalmente non posso sapere le intenzioni del Comune di Borca». (g.s.)
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