Cancia: Lucchetta, Gaspari e De Menech assolti anche in Cassazione

Il Comune di Borca si era opposto alla loro assoluzione e aveva presentato ricorso
Borca di cadore, 21 luglio 2009. la frana di cancia due giorni dopo la tragediaLa casa distrutta dalla furia dell'acqua a Borca
Borca di cadore, 21 luglio 2009. la frana di cancia due giorni dopo la tragediaLa casa distrutta dalla furia dell'acqua a Borca

BORCA DI CADORE. Sandro De Menech, Ermanno Gaspari e Alvise Lucchetta sono stati assolti in Cassazione dall’accusa di disastro colposo per la frana che nel luglio 2009 uccise due persone a Cancia. La sentenza, che risale a due giorni fa, chiude definitivamente la lunga vicenda giudiziaria che ha coinvolto i tre ingegneri a partire dal maggio del 2010. Ad impugnare la sentenza di assoluzione della Corte d’Appello di Venezia è stato il Comune di Borca, che sarà costretto a pagare le spese legali di entrambi i gradi di giudizio, appesantite dalla super perizia fatta in Appello.

In questi otto anni il responsabile del bacino di contenimento e i responsabili dell’ufficio regionale del Genio civile sono stati giudicati da 19 giudici e, a parte l’annullamento da parte della Cassazione della prima sentenza di non luogo a procedere, con la richiesta di ulteriori approfondimenti peritali, tutte le sentenze sono state coerenti.

Il processo era stato diviso in due e parallelamente si è svolto quello per l’accusa di omicidio colposo, con gli imputati assolti perché il fatto non costituisce reato. Sentenza passata in giudicato.

La prima sentenza di assoluzione è stata pronunciata dal gup di Belluno, Cozzarini, il 20 febbraio 2012, annullata dalla Cassazione il 18 aprile 2013, ritenendo lacunosa e incompleta la perizia circa la rilevanza, all’interno della vasca di contenimento, dell’edificio Minoter dell’ex villaggio Eni. La vicenda è tornata dal giudice per le udienze preliminari, che ha assolto di nuovo gli imputati con il rito abbreviato. Il Comune e la procura della Repubblica hanno fatto appello e la Corte veneziana ha incaricato due periti che hanno prodotto uno studio di circa 150 pagine. I periti hanno scagionato una volta di più il Genio, sostenendo che gli scrosci molto forti di pioggia avvenuti nel luglio 2009 furono «inusuali e difficilmente ipotizzabili, ma soprattutto imprevedibili». E hanno aggiunto che «la vasca di accumulo è stata idonea a mitigare l’evento di colata».

La procura si è fermata qua, ma il Comune di Borca si è rivolto alla Cassazione, che ha voluto affrontare la vicenda in maniera approfondita. «Nella mia lunga carriera non mi era mai capitato di poter parlare per 50 minuti in Cassazione», racconta l’avvocato Luigi Ravagnan, il difensore di De Menech che ha rappresentato anche l’avvocato Sandro De Vecchi per Gaspari e Lucchetta. «La Cassazione», prosegue Ravagnan, «ha ribadito la totale estraneità alla vicenda dei tre imputati. Come difesa abbiamo chiesto alla Cassazione di rigettare il ricorso del Comune e i giudici, considerando che si è trattato di un evento molto grave, hanno voluto approfondire il più possibile, ma alla fine hanno condiviso la linea dei loro colleghi. Anche la procura generale ha chiesto l’assoluzione. Finalmente è stata fatta giustizia», conclude Ravagnan.

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