Candaten, 3 mila multe con l’autovelox

Dall’inizio dell’anno moltissimi automobilisti pizzicati oltre il limite di 90 km/h. Ora al vaglio soluzioni per il Boscon

SEDICO. Il Comune di Sedico aveva messo a bilancio (preventivo) 150 mila euro per le contravvenzioni al codice della strada. È molto probabile che in sede di consuntivo dovrà rivedere quel dato, al rialzo. Nei primi cinque mesi dell’anno, infatti, il dispositivo autovelox installato lungo il rettilineo di Candaten, vicino alla caserma della Forestale, ha pizzicato oltre tremila fra auto e moto che viaggiavano oltre il limite di 90 km/h.

«In effetti sta producendo molti verbali», conferma il sindaco, Stefano Deon. «Dal 1° gennaio al 31 maggio, ultimi dati che abbiamo a disposizione, si parla di oltre tremila multe. Un dato che fa riflettere, perché l’autovelox è stato installato in quel punto su richiesta delle forze dell’ordine e proprio per fungere da deterrente, per evitare che gli automobilisti e i motociclisti corrano troppo in una strada, per giunta, dove è frequente l’attraversamento di cervi e caprioli. Invece, stando ai numeri delle sanzioni, si evidenzia che molti corrono ancora in maniera eccessiva».

L’autovelox è stato installato poco più di un anno fa lungo la Regionale 203. Si tratta di un dispositivo di ultima generazione, che viene gestito a distanza dalla polizia locale. È stato montato su un palo, è fisso ed è attivabile e disattivabile da remoto. Funziona senza la presenza della pattuglia, dunque è bene prestare attenzione a non superare i limiti di velocità a Candaten. L’occhio dell’autovelox è vigile e attento: le immagini delle auto e delle moto che viaggiano oltre i 90 km/h vengono trasmesse via internet al comando della polizia locale. Una verifica e scatta il verbale (nei casi più gravi anche la sospensione o il ritiro della patente, oltre alla decurtazione dei punti).

Un altro punto critico della viabilità che attraversa il comune di Sedico è quello nei pressi del Boscon. Anche in quel tratto della statale le auto tendono a superare i limiti di velocità, e un residente aveva chiesto al Comune di montare un autovelox all’inizio della salita che porta verso Belluno. «È una delle soluzioni che stiamo valutando», spiega Deon, «ma ha un costo importante. Dispositivi come quello installato a Candaten sono molto costosi e al momento non abbiamo le risorse per comprarne un altro».

«Abbiamo però chiesto alle forze dell’ordine e alla nostra polizia locale di potenziare i controlli con i velox mobili e stiamo ottenendo buoni risultati», conclude il sindaco. «Quando gli automobilisti vedono la pattuglia rallentano». La patente è un bene troppo prezioso per vedersela sospesa per aver pigiato un po’ troppo sull’acceleratore.

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