Cane ucciso a Vignui con una pistola Disposta l’autopsia

L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di una settimana fa La proprietaria ha chiesto l’intervento del veterinario Usl
Di Raffaele Scottini

FELTRE. C'è il forte sospetto che qualcuno abbia sparato intenzionalmente a un cane in pieno giorno. Sarà l'autopsia a confermarlo o meno. È successo circa una settimana fa a Vignui, dove una cucciolona di razza meticcia di circa otto-dieci mesi è stata uccisa da un proiettile. Era pomeriggio, attorno alle 17.30-18. Il cane apparteneva a una donna che abita nella frazione feltrina e che ha immediatamente chiamato il servizio di sanità animale quando si è accorta dell'accaduto. Toccherà alle indagini chiarire se quello che è successo sia stato uno scioccante incidente oppure un gesto consapevole. Il veterinario dell'Usl 2 ha mandato la carcassa all'istituto Zooprofilattico di Belluno per eseguire l'autopsia che stabilirà le cause del decesso. Il responso probabilmente sarà inviato a breve, facendo luce su una vicenda che potrebbe non fermarsi qui. Non è esclusa, infatti, l'eventualità che, a seconda dell'esito dell'autopsia, si disponga la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica. Il caso in ogni caso deve essere prima di tutto confermato, poi si vedrà. Naturalmente sulla causa della morte del cane sarà avvisata subito la proprietaria dell'animale, che, se vorrà, potrà eventualmente anche sporgere denuncia.

Ora capire cos'è successo è compito dell'istituto Zooprofilattico che sta lavorando per fare chiarezza. Gli accertamenti sono in corso per un episodio che ha lasciato basiti tutti quelli che ne sono venuti a conoscenza. Ci si chiede anche se possa essere stato un proiettile vagante, magari sparato da un cacciatore, ma l'ipotesi sembra esclusa dalla prima impressione del veterinario.

Andando a guardare la legge, per il reato di uccisione di animali il diritto penale prevede che «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:canepistola

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi