Cannabis, 60enne ci ricasca stavolta scatta l’arresto

La Forestale sequestra dieci grosse piante e alcuni chili di foglioline essiccate L’uomo di Quero Vas era già finito nei guai nel 2012 per una vicenda analoga
Di Gigi Sosso

QUERO VAS. Il coltivatore di cannabis c’è ricascato come nel 2012. Ma stavolta un 60enne di Quero Vas è stato arrestato dalla Forestale di Feltre e non solo denunciato per coltivazione di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini dello spaccio. La perquisizione è avvenuta mercoledì mattina, in un appezzamento di terreno nei boschi di Quero e ha permesso di rinvenire una decina di piante di canapa indiana belle grandi e rigogliose, alcune delle quali di altezza superiore ai due metri. In seconda battuta, nelle pertinenze dell’uomo è stato rinvenuto un quantitativo tra i due e i tre chili di foglioline già essiccate e pronte per essere fumate. Inevitabili le manette e la traduzione nel carcere cittadino di Baldenich, dove l’uomo rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria. È difeso d’ufficio dall’avvocato Bonsangue, ma non è escluso che abbia scelto un legale di fiducia. Le piante e la marijuana essiccata sono state sequestrate.

Sicuramente nelle prossime ore ci sarà l’udienza di convaldia di fronte al giudice per le indagini preliminari, nella quale l’indagato dovrà spiegare l’esistenza di questa nuova coltivazione. A meno che non si avvalga della facoltà di non rispondere. Ha un precedente specifico ed è quello dell’agosto di quattro anni fa, quando la piantagione era accuratamente nascosta nella radura del bosco. Gli agenti stavano svolgendo un normale giro di controllo sul territorio, quando sono stati attirati da un profumo inconfondibile. Hanno seguito questa traccia e raggiunto il luogo in cui era stata avviata questa piantagione. Non sono intervenuti subito, perché la cosa più importante era individuare l’ortolano (tra virgolette) e contestargli la coltivazione illegale.

È stata avviata una serie di brevi e calibrati appostamenti e la pazienza è stata premiata, nel momento in cui è arrivato il proprietario del terreno: un 60enne del posto, che si dedicava alla cura della cinquantina di rigogliose piante. In seguito, è stata perquisita la sua abitazione, alla ricerca di materiale interessante. L’uomo è stato identificato e denunciato per coltivazione di sostanze stupefacenti. Difficile spiegare quel quantitativo con l’eventuale uso personale. In questa seconda occasione, le piante sono in quantità inferiore, ma quello che conta è individuare la presenta del principio attivo e soprattutto quantificarlo. La procedura è la stessa che si sta seguendo a Venas di Valle di Cadore per un altro coltivatore, che nei giorni scorsi è stato arrestato e portato a Baldenich, dove è tutt’ora detenuto (i difensori hanno preannunciato un ricorso al tribunale del Riesame, per ottenere la scarcerazione): le piante andranno essiccate e alcuni campioni saranno mandati in laboratorio, per essere analizzati.

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