Cannabis nelle edicole, scoppia il caos
BELLUNO. Bustine di cannabis light insieme a giornali e riviste. Anche numerosi edicolanti bellunesi giovedì hanno ricevuto dal distributore nazionale alcune buste (una decina ciascuno) “The Botanist”, contenenti una infiorescenza di cannabis light con un principio attivo, il cosiddetto Thc, di 0.24. Immediata la sorpresa, unita ad una certa preoccupazione, perché proprio giovedì è uscito il parere del Consiglio superiore della sanità sulla vendita della cannabis light.
Lo aveva chiesto il ministro Beatrice Lorenzin, per rispondere a due quesiti: i prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa in cui viene indicata in etichetta la presenza di cannabis, cannabis light o cannabis leggera, sono pericolosi? Il secondo: questi prodotti possono essere immessi in commercio e a quali condizioni? Il Consiglio superiore della sanità ha risposto raccomandando di attivare, “misure atte a non consentire la libera vendita dei suddetti prodotti”, si legge nel documento, che da ieri è pubblicato sul sito del ministero della Salute.
Da questa raccomandazione nasce la preoccupazione degli edicolanti, che hanno l’obbligo di mettere in vendita un prodotto arrivato dal concessionario, ma si sono chiesti se facendolo, in questo caso, avrebbero commesso un reato. Il vicepresidente della Federazione italiana tabaccai Corrado Brandalise, che gestisce una rivendita di tabacchi e giornali a Baldenich, si è attivato subito, chiamando la Guardia di Finanza e segnalando l’arrivo di “The Botanist” in molte attività bellunesi. «Consiglio di prendere le buste, sigillarle e nasconderle in magazzino insieme alla bolla», spiega. «In caso di controlli saremmo noi i responsabili della detenzione di questa sostanza».
Il caso ruota attorno al concetto di legalità della cosiddetta cannabis light, ovvero quella che ha un principio attivo compreso fra 0.2 e 0.6. La sua vendita è legale, in base alla legge sulla canapa 242 del dicembre 2016. Ma il parere del Consiglio superiore della Sanità ha creato preoccupazione e giustamente edicolanti e tabaccai si interrogano. Qualcuno, già ieri, non esponeva le bustine, nell’attesa di chiarimenti sulla normativa.
“The Botanist” è stato proposto per la vendita a 13,90 euro a confezione. Ogni bustina contiene un’infiorescenza di cannabis light con valore di thc 0.24. In ogni pacchettino c’è un grammo di prodotto e la vendita è vietata ai minori di 18 anni. Sulla confezione viene anche riportato che “il prodotto è legale nel rispetto della legge sulla canapa del dicembre 2016 numero 242, circolare del ministero della Salute del maggio 2009”, e viene specificato che il prodotto “non è adatto alla combustione e a scopi alimentari” e che si tratta di “prodotto tecnico e da collezione, non medico o terapeutico”. Ma fra gli edicolanti serpeggia la preoccupazione.
«La vendita della cannabis light non è stata vietata», chiarisce Matteo Gracis, primo bellunese ad aprire un negozio di prodotti a base di canapa industriale. «L’ultima parola, come ha chiarito anche il ministro Giulia Grillo, spetta al ministero, sentito il parere (che è stato richiesto) dell’Avvocatura dello Stato. Quello che serve, però, è una regolamentazione sull’utilizzo: la chiediamo da tempo».
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