Canone alla Tasso, gli alpini insorgono
BELLUNO. «Siamo arrabbiati e sconvolti». Non trova le parole il presidente dell’Ana di Belluno, Angelo Dal Borgo per definire lo stato d’animo, dopo la doccia fredda arrivata dal ministero relativamente al pagamento di un canone annuo di affitto di 4600 euro per l’area a loro riservata della caserma Tasso. Una somma che gli alpini definiscono «assurda. Noi non chiediamo di non pagare il canone, ma almeno che sia simbolico», dice Dal Borgo, «visto che abbiamo fatto lavori per oltre 200 mila euro rimettendo in piedi un immobile che rischiava di cadere. Solitamente quando un inquilino fa dei lavori di miglioramento il proprietario gli detrae dall’affitto la somma derivante da questa spesa. Invece a noi pare che il governo ci dica: “me l’avete sistemata la caserma? Ora pagateci anche l’affitto”».
Per Dal Borgo si tratta di una cifra troppo onerosa per l’associazione, che vive sulle tessere. «È una decisione che non tiene nemmeno conto del fatto che nella protezione civile 800 sono alpini, sempre pronti ad andare dove ce n’è bisogno, senza alcun compenso. E questa è la ricompensa». Per Dal Borgo la beffa c’è: «Ci hanno detto, quasi ci facessero un favore, che hanno praticato uno sconto al canone del 70% addebitandoci solo il 30% e facendoci pagare 4600 euro. Figurarsi se ci avessero fatto pagare la somma intera...».
Il presidente dell’Ana Bellunese annuncia: «Dopo esserci leccati le ferite, vedremo le strade da seguire, anche perché agendo in questo modo non si rendono conto che stanno eliminando un patrimonio umano. Per ora sottostiamo alle “angherie” di questo Demanio, mentre chiederemo ai nostri parlamentari di far sentire la loro voce».
Sulla vicenda interviene anche il sindaco Jacopo Massaro: «Malgrado in questa vicenda il comune di Belluno non ci entri, quando andrò al Demanio a Venezia, farò presente anche questa situazione. Quando si fanno operazioni del genere con grandi lavori di ristrutturazione, noi scomputiamo dagli affitti il valore dell'investimento, come è accaduto per la caserma Piave. Ci abbiamo messo un po’ per trovare l’accordo con le associazioni, ma scomputare le spese dal canone mi sembra il minimo. È una follia pensare di far pagare anche un affitto a chi ti fa i lavori». (p.d.a.)
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