Cansiglio patrimonio Unesco la Regione avvia la procedura

Lo chiedono gli ambientalisti da vent’anni e ora si apre uno spiraglio Bottacin: «Verifiche già avviate, abbiamo interpellato gli esperti»

ALPAGO. Il presidente della Regione, Luca Zaia, lancia una nuova sfida: la candidatura dell’altopiano del Cansiglio a patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Un obiettivo che gli ambientalisti ed il mondo dell’alpinismo, con il Cai, perseguono da almeno 20 anni. Dopo le Colline del Prosecco, il governatore ha tutta l’intenzione di procedere con questo nuovo impegno. «Le verifiche sono già partite», afferma l’assessore all’ambiente, Giampaolo Bottacin; «stiamo impostando la pratica e per questo abbiamo interpellato degli esperti».

Nei giorni scorsi la Commissione nazionale italiana per l’Unesco, ha accolto la richiesta del Ministero dell’Ambiente di avviare un procedimento per estendere il sito Unesco delle Faggete anche a foreste come il Cansiglio. L’antica Foresta dei Dogi della Repubblica di Venezia è costituita – come spiega Veneto Agricoltura – da 7000 ettari di bosco di faggi, abeti bianchi e rossi, fa parte delle aree Sic e Zps, è inserito nella Rete Natura 2000 e gode dunque di uno speciale regime protezionistico. La recente tempesta Vaia ha schiantato 30 mila alberi, ma le imprese sono già al lavoro.

L’inversione termica dai versanti al fondo dell’altipiano, ha come conseguenza l’inversione delle serie vegetazionali in modo caratteristico. Nel fondo delle grandi doline, sono presenti prati e pascoli, che normalmente occuperebbero le aree di quote maggiori, mentre la vegetazione forestale va ad occupare i piani superiori. Il fatto che l’abete rosso in queste zone è al limite meridionale dell’area, comporta la scarsa resistenza di questo alle avversità atmosferiche e parassitarie. Il faggio trova invece il suo optimum, per terreno e clima di carattere oceanico, in un anello che va da 1100 a 1400 m.

Nel 2011 le associazioni ambientaliste avevano presentato una proposta di riconoscimento Unesco. «Perché la Regione non fa propria la proposta delle associazioni ambientaliste – si chiedevano solo l’estate scorsa – di chiedere il riconoscimento del Cansiglio quale Riserva della Biosfera Unesco? Questo è già avvenuto da anni per le risorgive della Livenza, se si arrivasse ad avere anche quelli del Cansiglio e delle colline, avremmo una vasta area riconosciuta, con potenzialità notevoli, non molto lontana dai siti delle Dolomiti da una parte e della laguna con Venezia dall’altra. Quasi un unico, grande comprensorio Unesco dal mare fino alle montagne».

Zaia, che a suo tempo aveva ascoltato gli ambientalisti per salvare i cervi dalla caccia, ora rilancia la proposta di Mountain Wildernes, dell’Ecoistituto e di altre organizzazione del vasto arcipelago verde. «Si tratta certo di un primo passo, ma l’importante è averlo fatto e ora si spera che tutto l’iter vada per il meglio», conviene anche Daniele Dal Mas, del Comitato Uniti per Valsalega. «Sono convinto che la faggeta e la biodiversità del Cansiglio godano dei requisiti di unicità richiesti dall’Unesco, per l’ammissione del sito, ma ora è anche fondamentale che tutto il mondo della politica da destra a sinistra sia compatto nel sostegno della candidatura, una candidatura che potrebbe portare a numerosi vantaggi economici per le comunità che vivono nel Cansiglio, ma anche per una maggior tutela ambientale del sito stesso».

FDM

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