Cansiglio senza pace: dopo i cervi è guerra sulle pale eoliche Enel

La Forestale ha voluto vederci chiaro e la prima antenna non è ancora su. De Luca: «Tutto è ok» Il “parco” di nuovi “mulini” (cinque) è previsto in cima al Pizzoc ma sarà visibile anche dalla Piana
Di Francesco Dal Mas
23/06/06 SEDINI, INAGURAZIONE IMPIANTO EOLICO DI LITTIGHEDDU , PALE EOLICHE
23/06/06 SEDINI, INAGURAZIONE IMPIANTO EOLICO DI LITTIGHEDDU , PALE EOLICHE

FARRA D’ALPAGO. Mentre non si spengono le polemiche sui cervi (l’ente Veneto Agricoltura ha scritto ai sindaci confermando i loro dubbi sulla sterilizzazione chimica proposta dal governatore Luca Zaia), divampa il focolaio per il parco eolico in cima al monte Pizzoc, che sarà visibile dalla Piana del Cansiglio.

La Forestale ha voluto vederci chiaro nel parco eolico sul Pizzoc ed è per questo che la prima antenna, quella della sperimentazione, non è stata ancora issata. Il cantiere era stato annunciato per i primi giorni di agosto. Il sindaco di Fregona, Giacomo De Luca, che non vuol rinunciare all’impianto precisa che «non c’è da parte dei Forestali nessun problema ostativo».

«Semplicemente hanno preteso» informa il sindaco «che essendoci un movimento di terra, per il basamento in cemento, venga segnalato».

La società che si è fatta carico di realizzare il progetto ha ritirato in municipio il permesso che ha subito consegnato alla stazione forestale. È quindi probabile che sul Pizzoc arrivi lo scavatore nei prossimi giorni, o subito dopo le ferie.

Il traliccio sarà alto una cinquantina di metri e sarà visibile dall’altopiano, non dalla parte di Fregona e di Vittorio Veneto.

È l’Enel stesso a farsi carico del parco, che sarà collegato alle centrali della Val Lapisina attraverso un elettrodotto interrato. Cinque i “mulini a vento” che, una volta accertata la capacità produttiva del sito, saranno installati nei pressi dell’ex baita Edelweis, sul versante est, non sulla cresta della montagna ma al riparo di alcuni avvallamenti, comunque visibile dalla Piana, come lo era il traliccio della base americana abbattuta a suo tempo.

Prosegue, però, la mobilitazione degli ambientalisti, che sono contrari a questa installazione, come lo sono alla caccia ai cervi e, di conseguenza, difendono Zaia e la sua posizione di contrarietà alla caccia in foresta.

Ma i sindaci non si danno per vinti.

Mentre attendono di essere convocati dallo stesso Zaia, fanno sapere di aver ricevuto una lettera dai tecnici dell’ente Veneto Agricoltura in cui si afferma che non ci sono i presupposti per un trattamento chimico di sterilizzazione delle cerve del Cansiglio.

Troppi sarebbero i soggetti da sottoporre a contraccezione. «Se l’ente regionale, che ha tutti i dati tecnici, dice che questa misura non è praticabile, perché il presidente Zaia insiste?» si chiedono i sindaci di Farra d’Alpago, Tambre e Fregona. Zaia, però, non perde occasione per ribadire che un piano di abbattimento, relativo alla foresta, farebbe il giro del mondo e scatenerebbe una crociata contro il Cansiglio ed il Veneto.

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