Cansiglio «vietato» ai camper
Giro di vite del Comune di Farra, non possono sostare al S.Osvaldo

FARRA D'ALPAGO. I numerosi camperisti del Cansiglio sono a rischio multe. Nei giorni scorsi sono stati avvisati dal vigile urbano di Farra che è salito sull'altopiano per controllare la situazione. Nell'area davanti al rifugio Sant'Osvaldo sono soliti parcheggiare decine di camper; anche una cinquantina nel fine settimana di metà luglio. Si tratta di un piazzale, in parte erboso, che la Regione ha dato in concessione a Renato Grillo, titolare del Rifugio S. Osvaldo, che da decenni fa da sentinella al Cansiglio tutto l'anno. «Sono rimasto sorpreso della ricognizione da parte della vigilanza di Farra - ammette Grillo - perché in precedenza non era mai avvenuta. Non c'è mai stato nessun problema. I camperisti si trattengono rispettando l'ambiente. Se c'è qualche problema di pulizia, provvedo io stesso, dal momento che sono responsabile di quell'area. Anzi, a suo tempo ho chiesto di poter realizzare uno scarico. Ma non ho ricevuto risposta».
Il turismo in Cansiglio è un valore aggiunto, anche dal punto di vista economico, ma nelle stagioni di brutto tempo le presenze sono quasi inesistenti durante la settimana, e sabato e domenica si possono contare col contagocce. Ad eccezione, appunto, dei camperisti, che rappresentano da tempo una risorsa. Il Comune di Farra, però, si è fatto vivo attraverso il vigile, per avvertire che quella non è un'area di sosta e che dai camper non si possono abbassare i piedi, il predellino va trattenuto all'interno, neppure si possono aprire porte e finestre che danno all'esterno. Quindi, in sostanza, non è possibile fare parcheggio. Altrimenti? «Altrimenti la sanzione» risponde il sindaco, Floriano De Pra. «In Cansiglio noi vogliamo un accesso e una permanenza ordinati. E' da tempo che diciamo che non vi deve essere parcheggio selvaggio, tanto meno dei camper, che hanno determinate necessità. E per i quali, in ogni caso, ci sono siti appositi».
Ma non sono sull'altopiano del Cansiglio. «Però - ribatte il sindaco - a pochi chilometri di distanza». Gli appassionati di questa forma di turismo, per la maggior parte provenienti dalla pianura trevigiana e veneziana, hanno cominciato a protestare. E a minacciare che in Cansiglio loro non verranno più. «Sarebbe una iattura» sbotta Grillo che, tra l'altro è stato raggiunto da una notizia che lui stesso considera "ferale": «La Regione ha deciso di vendere il rifugio. Questo è il ringraziamento per aver resistito quassù per decenni e sfidando ogni tipo di difficoltà». Gli operatori non sono affatto soddisfatti dell'andamento dell'attività. «La crisi si fa sentire», ammettono. Aspettano domenica prossima, quando ci sarà il pacifico assalto di oltre 3 mila "Trevisani nel mondo".
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