Cantiere in ritardo all’Altanon: «Aprire via Gaggia e turni notturni»

I commercianti lamentano la prolungata chiusura di via Piave e il collasso del traffico lungo via Cavour

Roberto Curto / feltre

Turni di lavoro notturni per velocizzare il completamento dei lavori sulla viabilità del cantiere Altanon e riapertura di via Gaggia per dare respiro al flusso del traffico e agevolare il parcheggio a Pra’ del Moro e Pra’ del Vescovo. Sono queste le due richieste principali che emergono dagli operatori commerciali della città.

Pur riconoscendo lo sforzo fatto dall’amministrazione comunale per cercare di aiutare le attività commerciali, come l’ora gratuita di sosta negli stalli blu e la concessione gratuita di suolo pubblico per ampliare i plateatici dei bar, i commercianti chiedono un’accelerazione decisa sul versante del cantiere dell’Altanon che da circa un mese e mezzo sta tenendo chiuso via Piave. In questi giorni i lavori avanzano e il cantiere brulica di operai e macchinari, ma i tempi previsti sono stati sforati e il sindaco ha formato le ordinanze necessarie a prolungare la chiusura.

TURNI DI LAVORO NOTTURNI

A farsi portavoce del malcontento di chi lavora in centro è Alberto Curto, storico edicolante di largo Castaldi ed ex amministratore: «Se ci sono lavori da fare si fanno», premette, «ma vorrei ricordare che usciamo da due mesi di chiusura totale che hanno messo in ginocchio molte attività commerciali e ora che si potrebbe ipotizzare una ripresa ecco la principale strada di accesso al centro chiusa per lavori. I tempi previsti si sono allungati e l’amministrazione avrebbe dovuto chiedere alla proprietà del cantiere uno sforzo suppletivo, come l’istituzione di turni di lavoro notturni che avrebbero velocizzato la conclusione dell’intervento e magari permesso di rispettare i tempi previsti. La viabilità su via Cavour stamattina (ieri per chi legge) è andata in tilt. Si affida a quella che dovrebbe essere una strada per pochi il flusso di tutti quelli che vogliono raggiungere il centro. Così non va».

In effetti ieri mattina quella strada è diventata un ingorgo da ora di punta con file di auto che procedendo lentamente hanno dovuto istituire un senso unico alternato fatto di buona volontà.

APRIRE VIA GAGGIA

Altro punto ritenuto critico è la chiusura di via Gaggia, che malgrado la situazione di emergenza è stata mantenuta chiusa in entrambi i sensi rendendo complicato arrivare ai parcheggi di Pra’ del Moro e Pra’ del Vescovo.

Una questione sulla quale punta il dito Nazario Terenziani, storico ambulante della frutta e verdura: «Su queste cose ci vuole buon senso. Se c’è una situazione particolare legata alla ripartenza dopo due mesi di emergenza sanitaria che si mescola con un cantiere così impattante sulla viabilità di accesso al centro, la cosa più logica è semplificare la viabilità esistente. Non so quale progetto abbia in mente il Comune per via Gaggia, ma nella situazione attuale la strada andava aperta per agevolare il collegamento con i parcheggi».

I TEMPI DELLA RIAPERTURA

Il cantiere procede spedito e la sensazione è che nel giro di un paio di settimane al massimo i lavori possano essere completati. Entro la fine di luglio si sussurra dalla direzione lavori, anche se a vedere lo stato delle opere, sembra una previsione cauta. La rotatoria è terminata, gli impianti per l’illuminazione, le fognature e i marciapiedi sono finiti e ieri si è iniziato a stendere strato di asfalto che precede la posa del tappeto definitivo. Poi mancherà solo la segnaletica verticale e orizzontale. —

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