Canyoning nel Parco: presto le multe per chi viola i divieti

La pratica è off limits ma in molti non rispettano le regole Andrich: «Nel prossimo Piano apriremo alcune forre»

FELTRE

Ambienti meravigliosi, selvaggi, a tratti pericolosi e per questo tutelati. Ma un regolamento a volte non basta e l’Ente Parco Dolomiti Bellunesi punta all’effetto deterrente delle multe per chi si avventura in canyon e forre off limits. Una notizia che gli appassionati di questa affascinante pratica hanno accolto con stupore e che apre una riflessione sulle opportunità e sui vincoli che l’Ente rappresenta per le Dolomiti Bellunesi.



Tutto parte da un’ordinanza - non ancora resa pubblica in modo ufficiale - firmata dal direttore del Parco, Antonio Andrich. Il tema è proprio quello del canyoning, o torrentismo, che consiste nel percorrere a piedi le forre scavate dai torrenti. Ambienti suggestivi e unici dal punto di vista ambientale: il Parco ne vanta diversi. «Il nostro Piano» spiega il direttore Andrich, «vieta già il torrentismo. Ma ci sono arrivate diverse segnalazioni sul fatto che questa attività viene praticata anche in luoghi in cui non si potrebbe fare. Abbiamo dunque deciso di prevedere delle sanzioni amministrative nei confronti di viola i divieti: i controlli sono affidanti ai carabinieri forestali».



Alla base di questa decisione ci sono diverse motivazioni. «Dobbiamo in primo luogo prendere precauzioni nei confronti degli ambienti più fragili» continua il direttore, «ai quali va riservata una particolare forma di tutela. Inoltre proprio in quei luoghi abbiamo dato il via a iniziative di ripopolamento della ittiofauna: anche questo programma va protetto. Infine c’è una questione relativa alla sicurezza».



Un provvedimento di questo tipo, si potrebbe obiettare, limita le possibilità di fruizione del Parco. «Per alcuni si tratta di un’opportunità lavorativa» riconosce Andrich, «ma io credo che la fruizione delle forre vada regolamentata. Stiamo lavorando da tempo al nuovo Piano e questo tema è stato oggetto di discussione e confronto, in particolar modo relativamente all’apertura di alcune forre. Al momento siamo in fase di istruttoria con il Ministero, la procedura è ancora lunga e prenderà probabilmente tutto il 2019». —



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