Caos al Cup dopo il cambio del sistema

Usl 1. Gli utenti non riescono a parlare con gli operatori e le richiamate avvengono in ritardo. Faronato: «Abbiate pazienza»
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. È caos al Cup dell’Usl 1 dopo il cambio del sistema operativo. Parlare con un operatore è impossibile; se un utente dovesse prenotare una visita, deve lasciare il proprio numero alla segreteria telefonica nella speranza di essere richiamato nel giro di un paio di giorni, non certo in giornata come vorrebbe la prassi. E questo va avanti dal 5 novembre. Il direttore generale Faronato non fa drammi e invita gli utenti ad aver e pazienza.

La segnalazione del disservizio arriva da alcuni bellunesi che in questi giorni hanno cercato, invano, di mettersi in contatto con il Centro unico di prenotazione. «Il medico di base mi ha prescritto una visita con la priorità B, da effettuarsi, cioè, entro 10 giorni», racconta uno di loro. «Ho chiamato il Cup ma alla fine, dopo aver ascoltato per oltre 10 minuti la voce automatica che avverte che gli operatori sono tutti impegnati, non riuscendo a parlare con nessuno, ho lasciato il mio numero di telefono con la promessa (come recita la segreteria telefonica), di essere richiamato entro la giornata. Ma così non è stato». L’utente ha richiamato più volte, nel corso dello stesso giorno il Centro di prenotazioni, ma sempre senza successo. All’indomani ha ricomposto il numero verde e ha lasciato nuovamente il proprio numero. «Solo nel pomeriggio del giorno seguente mi hanno richiamato, ma in questo modo ho perso due giorni per prenotare una visita».

Un disagio che viene stigmatizzato dalla referente di Cittadinanzattiva, Ottorina Bompani. «Ho ricevuto diverse segnalazioni di questo disservizio al mio ufficio all’ospedale», dice Bompani. «Con l’esternalizzazione del Cup mi sembra che siano iniziati i problemi, culminati con il cambio di sistema. Il personale va istruito prima che parta il nuovo programma e non durante, altrimenti si rischia il caos, come è accaduto a Belluno. Gli stessi operatori mi hanno fatto presente la difficoltà di utilizzare questo nuovo programma, tanto che l’Usl ha dovuto anche cambiare i computer. Va bene velocizzare il tutto, ma se non si è ancora pronti, non si fa altro che creare problemi e disagi enormi ai cittadini. E poi posso capire qualche disagio nei primi due o tre giorni, ma dopo due settimane mi pare troppo. E se un utente dall’Agordino piuttosto che dal Cadore avesse avuto necessità di prenotare una visita con urgenza, sarebbe dovuto arrivare fino al San Martino?».

Per il direttore generale Pietro Paolo Faronato si tratta di avere pazienza ancora qualche giorno: «Entro l’inizio della settimana prossima dovrebbe essere tutto risolto. Il cambio dei sistemi operativi, ormai obsoleti, si è portato dietro una serie di problemi e rallentamenti, perché gli operatori devono prendere confidenza con il nuovo sistema. Per questo abbiamo potenziato lo sportello del Cup con una persona nelle ore pomeridiane; lo stesso vale per il servizio di richiamata. Cercheremo di tornare alla normalità a breve».

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