Capannone e alloggi al campus Valenti aspettando il gestore

L’idea di Dal Farra alla riunione degli Amici del Nevegal Massaro: «Ci vogliono progetti per avere fondi europei»
Di Gigi Sosso

NEVEGAL. Voce del verbo destagionalizzare. La parola chiave per il Nevegal può essere questa: non limitarsi all’inverno, soprattutto senza la neve e con una temperatura inadeguata a caricare i cannoni, ma spalmare l’offerta turistica lungo tutto l’anno. Come una buona marmellata di montagna. Alla fine della riunione degli Amici del Nevegal, quel verbo lo coniugavano tutti e non solo il sindaco Jacopo Massaro e il presidente dell’Unione montana Bellunese, Orlando Dal Farra. Non c’è soltanto il colle da promuovere e valorizzare, ma anche le immediate vicinanze, per esempio Pian Longhi, che ha bisogno di una bella spinta.

Il nuovo campus Valenti. L’impianto sportivo e ricreativo, che ricade nel territorio comunale di Ponte nelle Alpi ha bisogno innanzitutto di un gestore che se ne occupi in maniera continuativa e non a spizzichi, come succede adesso: «Ci sarà un bando aperto a tutti», annuncia Dal Farra, «di conseguenza, non sarà necessario avere particolari requisiti. C’è la necessità di qualcuno che tenga aperta questa struttura, che ha delle grosse potenzialità ma da sempre non è adeguatamente utilizzata. Stiamo pensando a dei progetti interessanti e tali da intercettare un finanziamento del Gal 1, il Gruppo di azione locale Prealpi e Dolomiti».

Capannone e foresteria. Adesso come adesso, ci sono campo da calcio, piattaforma per altri sport, spogliatoi e ristorante con cucina da un centinaio di coperti al massimo: «Bisogna migliorare l’offerta, partendo dalle energie rinnovabili, che permetteranno un risparmio economico consistente al nuovo gestore, proseguendo con la costruzione di un capannone fisso, che può essere una tensostruttura o un prefabbricato, in grado di ospitare tanta gente in più e una foresteria per il pernottamento. In questa maniera, avremo la possibilità di ospitare non solo manifestazioni sportive, ma anche squadre di calcio o di altre discipline sportive. Non stiamo parlando di serie A, ma di un livello inevitabilmente inferiore, comunque importante. Non abbiamo le strutture ricettive con le stelle necessarie a ospitare le società più importanti, anche se ci piacerebbe».

Tempi veloci. Gli uffici dell’Unione montana stanno già lavorando da settimane su dei progetti: «Nelle prossime settimane, saremo in grado di presentare delle proposte, che poi dovranno aspettare i necessari finanziamenti per essere realizzate. Non dimentichiamo nemmeno la stalla e la malga poco distanti, che saranno prese in mano da agricoltori bellunesi capaci anche di occuparsi di manutenzioni nei prati. Insomma, di provvedere allo sfalcio, in maniera da rendere tutto più accogliente e presentabile».

Fondi europei per il colle. All’incontro c’era anche Massaro. Il primo cittadino segue con attenzione e interesse il Nevegal, l’Alpe del Nevegal e tutti gli operatori. È lui a rivolgersi con forza agli imprenditori privati: «Puntiamo con decisione alla destagionalizzazione, nel senso che abbiamo già messo e continueremo a mettere in campo delle iniziative per tutte le stagioni. Non possiamo permetterci di sfruttare soltanto l’inverno, ma dobbiamo riuscire a rendere fruibile il colle per dodici mesi all’anno, senza alcuna sosta. Tanto più che le ultime stagioni non sono state molto fortunate dal punto di vista meteorologico e quest’anno non abbiamo ancora visto nemmeno un fiocco di neve. La chiave è avere buone idee e progetti concreti, pertanto invitiamo fin da ora l’imprenditoria privata a stendere dei progetti da sottoporci per il loro finanziamento, tramite fondi europei. Quello che abbiamo già fatto per il centro storico può valere anche per il Nevegal».

La vocazione turistica. Ambiente e natura sono una grande attrattiva per cittadini e turisti, quella che va radicata è la mentalità turistica: «Non ce l’abbiamo da sempre, ma va senz’altro incentivata in maniera decisa», sottolinea il primo cittadino, «mi aspetto la collaborazione di tutti gli operatori del colle, perché questo è un lavoro importante, che va fatto insieme e darà sicuramente dei risultati importanti, sia a breve che a lunga gittata. Bisogna essere innovativi e decisi, per cercare di far arrivare i soldi necessari».

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