Capodanno di eccessi, tra ubriachi e auto abbandonate
BELLUNO. La vodka fa più male dei botti. Se i pronto soccorsi della provincia non hanno registrato accessi di persone ferite per lo scoppio di fuochi d’artificio, la notte di San Silvestro non ha mancato di registrare eccessi di assunzione alcolica. In particolare tre i giovani che hanno passato le prime ore del 2016 al San Martino per esotossicosi alcolica. Due sono minori: uno è stato raccolto in piazza dei Martiri da un’ambulanza del 118, mentre il secondo minore è stato accompagnato in ospedale da un genitore. Un 23enne, invece, ha esagerato con la vodka durante un party a Salce: anche per lui trasporto in ambulanza e sbornia smaltita su un lettino d’ospedale.
Non hanno presumibilmente trascorso il Capodanno di clausura anche i conducenti delle due vetture rinvenute nella notte (incidentate e abbandonate a bordo strada) dai vigili del fuoco. Il primo "ritrovamento" alle 2 a Santo Stefano, quando i pompieri sono stati chiamati su segnalazione di alcuni passanti. L’auto aveva riportato danni ingenti, ma del conducente nessuna traccia. Ha preferito non interloquire con le forze dell’ordine e vigili del fuoco anche il proprietario di un’altra auto coinvolta in un incidente stradale a Domegge. La vettura è stata ritrovata cappottata a bordo strada dai pompieri di Pieve di Cadore. Anche in questo caso il conducente si era premunito di attivare la chiusura centralizzata prima di abbandonare il veicolo. (ma.ce.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi