Capodanno: «Valutate i rischi di accensione dei botti»
BELLUNO
Lo stato di attenzione dichiarato dalla Regione per la previsione di vento forte, unito alla lunga siccità, fa alzare il livello di guardia della montagna, che dice no ai petardi e razzi per Capodanno. I fuochi d’artificio sono una fonte di rischio per gli incendi, vista anche la presenza a terra degli alberi schiantati. Ma c’è anche la precauzione a 360 gradi e a tutti i sindaci è arrivata una circolare della Prefettura per una notte da passare in sicurezza.
Il prefetto Francesco Esposito si è attivato con una serie di raccomandazioni perché i bellunesi possano festeggiare in allegria e senza eccessi che possano portare ad incidenti e infortuni. Sulla questione dei botti, l’invito è di valutare con attenzione i rischi dell’accensione: «Ci sono diverse situazioni che preoccupano, dalla lunga siccità, alla presenza di boschi schiantati, alle previsioni meteorologiche sul forte vento. A tutti i cittadini – dice il prefetto –raccomando di usare il buonsenso, di evitare gli eccessi nell’abuso di alcol. Evitate di stare in piazza o nei luoghi affollati con bottiglie di vetro. E ovviamente evitate l’accensione di fuochi in luoghi pericolosi».
Da Cortina al Cadore, passando per Auronzo, i Comuni hanno emanato ordinanze che vietano i botti, considerando anche il pericolo per gli animali e la questione dello smog. Un caso a parte è Calalzo, che li concede solo a cavallo della mezzanotte, per un’ora dalle 23.45 del 31 dicembre alle 00.45 dell’1 gennaio.
Altri invece, come Belluno e Feltre, si appellano al buon senso, in attesa di decidere in queste ore se trasformare l’invito in un provvedimento vero e proprio, che però deve fare i conti con la legge nazionale.
Un divieto generalizzato di accensione di fuochi d’artificio non si può fare, ma le ordinanze devono essere circostanziate a luoghi specifici e motivazioni precise. Lo ha scritto Camillo De Pellegrin nella sua pagina Facebook ufficiale da sindaco di Val di Zoldo: «Un’ordinanza che vieta in via generale i botti di fine anno è illegittima. Per adottarla deve esserci una reale situazione di pericolo, attuale e concreto», spiega. «I fuochi leciti, di libera vendita, utilizzati con le cautele previste dalla legge, sono legali e non se ne può impedire l’uso se non per un interesse superiore». C’è però il richiamo a «un uso responsabile degli articoli pirotecnici, che presupponga l’adozione di tutti gli accorgimenti necessari a prevenire rischi per la propria e l’altrui incolumità».
Il sindaco di Feltre Paolo Perenzin sta valutando se fare un’ordinanza, in ogni caso rivolge «un invito forte alla popolazione a evitare l’uso di botti, in particolare in centro storico e nel bosco Drio le Rive, ma ci sono anche altre zone in cui c’è parecchio legname a terra, come la fascia Tomo-Villaga e lungo il rio Musil».
Il sindaco di Belluno Jacopo Massaro sta valutando il da farsi, però anche lui molto probabilmente farà un invito a un utilizzo responsabile dei fuochi artificiali. —
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