"Capriolino" ampliato e rinnovato e sei suite con vista sulle Dolomiti

Inaugurati i lavori realizzati dalla famiglia Gregori per arricchire la storica offerta de Al Capriolo 

VODO

«Avevamo un sogno, riaprire la locanda e ampliare il Capriolino, tenendo però fede al ristornate Al Capriolo che ha una stella Michelin. Lo abbiamo realizzato con sacrifici, intraprendenza, dedizione e tanto amore». È emozionato Massimiliano Gregori nel mostrare i lavori di ristrutturazione ed ampliamento eseguiti nel pregiato palazzo seicentesco che ospita l’attività. Il locale nasce agli inizi dell’800, quando offriva servizio di vitto e alloggio agli avventori in transito da e verso l’impero austroungarico.

Nel 1950 il nonno Pietro apre la locanda con cucina, attività poi continuata dal figlio Giacomo con la moglie Marina e seguita sino a oggi con cura e impegno anche dal figlio Massimiliano con la moglie Beatrice. Lunedì sera la benedizione affidata a don Vito De Vido e il taglio del nastro con tutta la famiglia riunita assieme al sindaco Domenico Belfi e all’assessore regionale Gianpaolo Bottacin. «Abbiamo demolito e ricostruito una parte del ristorante», spiega Massimiliano, «mantenendo lo stile tipico dell’800, cercando di utilizzare legni antichi, e mobili di recupero per arredare con il nostro inconfondibile stile. La pandemia ci ha rallentato, ma la progettazione e l’investimento erano partiti ben prima».

Ne è nato Il Capriolino che si è ampliato e che propone dalle colazioni agli aperitivi, dai pranzi alle cene, sia nella sale interne che nell’ampio plateatico esterno con vista sul Pelmo e sull’Antelao. Il ristornate stellato, con lo chef Francesco Paonesa, è rimasto invariato, qualche modifica ai tavoli ma soprattutto, come sottolineano i Greogri, «cucina di altissima qualità presentata in maniera raffinata, con abbinamenti adatti a tutti i palati». Ora perseguono i lavori per la Locanda.

Al piano superiore, da dove si accede attraverso la reception e la zona bar, sono quasi pronte sei ampie suite di cui un a senior suite con la Spa in camera. «Abbiamo voluto tenere fede alla nostra tradizione del ristorante stellato», continua ancora Massimiliano, «ma abbiamo anche voluto andare incontro alla clientela moderna che spesso cerca un luogo dove mangiare velocemente o dove bere un aperitivo. E così abbiamo ampliato Il Capriolino. Il nostro sogno era anche quello di ricreare la locanda come era fino alla metà del secolo scorso. Abbiamo progettato sei ampie suite. Una ha la Spa in camera, con la sauna e il bagno turco. Stanze molto ampie, affacciate su panorami stupendi. Tre in verde e tre in azzurro come i colori che ci circondano, arredate con pavimenti in larice e travi sui soffitti».

La Locanda aprirà entro agosto e andrà ad arricchire l’offerta della valle del Boite. «La comunità è grata di avere imprenditori come i Gregori», hanno detto i sindaci di Vodo, Domenico Belfi, Borca, Bortolo Sala e Valle, Marianna Hofer, «lungimiranti, attenti alle tradizione che arricchiscono l’offerta dolomitica». All’apertura ha preso parte anche il presidente di Confcommercio Belluno, Paolo Doglioni, che si congratula «per il progetto imprenditoriale e per l’esempio che porta lustro alle nostre categorie rappresentando un esempio da imitare».

La benemerenza, è stata suggellata dalla consegna di una pergamena. —



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